



PUNTO 15 febbraio-marzo 21
del GIORNALE DISCONTINUO



C
O
R
A
L
L
I
COLLABORA
O
REAGISCI
ANNUNCIANDO
LIBERTA'
LAVORO
INTERAZIONE


ecco, partiamo da qui, dalla scuola elementare di ROVIGLIANO, ormai in degrado quasi totale, senza alunni e insegnanti, senza una base che la voglia, la richieda e la onori per quello che è stata all' inizio, una solerte e utile iniziativa di Alice Hallgarten e del suo sposo il Barone Leopoldo Franchetti.
Sto citando gli anni che precedettero la seconda guerra mondiale prima e dopo il malaugurato suicidio (così si racconta ) del Barone stesso per la sconfitta temporanea di Caporetto. . . . .
Quella scuola voleva istruire i coloni tifernati ( da Città di Castello ) che altrimenti non avevano altro orizzonte che lavorare i campi, ammazzare le bestie allevate e fare piccole opere d' artigianato, in condizione di analfabetismo e indigenza sanitaria ed economica . . . .
non entro nei particolari della storica vicenda e delle ricadute che ha avuto sulla cittadinanza da cui provengo anche io ( mamma maestra in quella scuola e altre del metodo Montessori ), papà che ne scrisse in una tesi universitaria e io che abitavo su un terreno donato alla famiglia di mia nonna dallo stesso barone nel lascito testamentario, ma colgo l' occasione
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dicevo; colgo l' occasione per descrivere cosa sto provando oggi immerso nella situazione sociale, tecnologica, sanitaria e comportamentale a livello emotivo e di pensiero, come dispiaciuto e amareggiato dalla rarefazione di entusiasmi, di voglia d' esserci e operare proponendo e facendo, vista la tendenza dei giochi ad essere organizzati dove non si sa e comunque senza chiedere al popolo se non di fidarsi e obbedire fino a non si sa quale ipotetica vittoria sulla malattia, sulla perdita del lavoro e della salute e il suo riacquisto a condizioni nuove e imposte, dove gli alternativi sono combattuti e diffamati, dove figure arriviste e buca-schermo si impongono fra lazzi e scherni, fra risa sguaiate e ancheggiamenti, fra narrazioni occhiolino e determinazione spietata e irridente, tra ricorsi a buoni sentimenti solo in modo ampiamente strumentale ( tutte prerogative del grande ingannatore ) sempre lui, il Diavolo pertinace e iracondo, trattenuto e nello stesso tempo frenetico, accattivante e sardonico, teso e stravaccato all' occorrenza, pigro ma insofferente se stuzzicato o ostacolato . . . . . . . IO NON STO COL DIAVOLO, ANCHE SE NE POSSO SUBIRE IL FASCINO E LA SPINTA EMULATRICE, io voglio stare dove mi compete per età, salute e sentimento, per cultura e buona intenzione . . . . . . . .
ormai pensionato e senza richieste e impegni, ormai attento solo a non degenerare troppo presto tra perdita di capacità ideativa e forza muscolare, parametri fisiologici e peso forma, storia emotiva e sentimentale, consapevolezza e desiderio, racconto e testimonianza . . . . guardo preoccupatino, quanto sia difficile ricostruire, prospettare, suggerire e organizzare una società che possa ripartire convinta, sincera, determinata e coraggiosa a fronte di voci distoniche, prepotenti, estenuanti, martellanti, salmodianti e voraci che vogliono portarsi ovunque il POPOLO senza che il popolo dica la sua ma solo ripeta l' imbeccata ricevuta quotidianamente . . . .
se per esempio si recuperasse la scuola di Rovigliano, cosa si farebbe in quegli ambienti ?
un centro sanitario, magari vaccinale? Un doposcuola tecnologico e magari con criteri di distanziamento? una specie di oratorio laico con attività ludico-sportive o teatrali ? Una comunità di recupero di giovani con problemi di adattabilità sociale? Un club tematico ? una cooperatica di coltivazione e allevamento biologici o biodinamici? un albergo di pernottamento e colazione ? un centro congressi ? e non cito invece certi utilizzi in negativo ( cioè in manifestazioni di incontri da setta esoterica o da confessione legata al soddisfacimnento dei sensi ) ..........

l' educazione di una persona nasce nella famiglia ed è dovuta alle interazione fra un padre se c'è, una madre se c' è, parenti e fratelli e sorelle se ci sono, poi avviene per confronto sulla strada negli ambienti d' ospitalità, negli scontri e negli sfruttamenti oppure nell' indifferenza degli altri nei tuoi confronti . . poi è la fortuna, il caso, l' evento, l' opportunità e la esperienza . . . . alla fine c' è la fine, c' è il ricordo, c' è la cosa riuscita o la cosa fallita, c'è la trasmissione e la gratitudine oppure la maledizione . . . . . . questo accade da quando l' uomo è uomo, di più, da quando la vita è vita, di più da quando l' universo creato è universo creato . . . di meno da quando l' uomo vorrebbe farsi Dio e decidere per tutti, usurpando la propria natura . . . . e dichiarando di non averne bisogno ! . . . ma la NATURA non può essere daccordo e si fa comunque sentire . . per FORTUNA! No non per fortuna per NECESSITA' ciao Uomo, dove vai ? Balli nel cuore del nostro universo, ma alla fine della tua storia: piangi d' angoscia dentro di te , di TE, di te e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e e eh eh eh!
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per ora stanno vincendo, stanno organizzando il nuovo secolo, stanno delineando il mostruoso progetto di superbia e tracotanza che vede l' uomo nell' ennesimo tentativo di superare e sostituire il CREATORE , MA come al solito non riescono a fare i conti con la NATURA DELLE COSE, per cui sono ahimè per LORO, destinati a fallire, cadere in disgrazia e attorcigliarsi intorno alle loro stesse soluzioni che si risolvono in problemi irrisolvibili . ah ah ah eh eh oh oh uh u h ih i h ih ! . . .
a tutto vantaggio degli incolpevoli esseri umani che hanno la determinazione e la forza di continuare a rispettare la CREAZIONE e a ringraziare comunque
IL CREATORE, . . . . . . . . . . . . . . . . .
effetto boomerang - effetto alone -
effetto propaganda - effetti collaterali
-effetto proibizioni-effetto eterogeneità dei fini - - - - - - - - -

da quando non siamo più scimmioni, siamo tutti sotto il controllo di misteriosi esseri che si infiltrano attraverso la integrazione con il genere umano e lo spingono a tutto o lo allontanano opportunamente dalla verità che ci spetterebbe di diritto in quanto creature del mondo . . . . . .io non so se faccio parte dei sacrificabili, degli scelti o dei variabili, non so se i miei pensieri vengono da me, ignoro su che basi poggia la mia identità, cultura e scoperta . . . . . che sfera di autentica natura mi pervada oppure che condizionamento imprigionante mi caratterizzi in ogni azione, scelta o accadimento relativo a me e a chi mi è vicino o a fianco . . . . forse in modo flebile e per gli apprendimenti da altri sospetto qualche spiraglio, verifico qualche certezza, ipotizzo qualche via di fuga o di lotta, auspico la fede in ciò che venne scritto e tramandato a prezzi spesso altissimi e apparenti sconfitte, per cui i Greci prevalsero sui Troiani ma non ne annullarolo la lezione, per cui il clero rimase attivo almeno 2000 anni e tutt' ora detta proposte e lamenta lacerazioni ma permane e s' evolve . . . . . . per cui le politiche nate da idee, movimenti, scontri e sette, agiscono o attendono . . . . .
non so che sarà di me, ma SARA' in chi prenderà il mio testimone e correrà correrà incrocierà anche i detentori occulti del grande spettacolo e coltiverà la scintilla divina donata e mantenuta, collegata e benigna, immortale e capace di trasferimenti semplici ma senza limiti verso il motore immobile, verso la luce senza impurità verso l' amore senza condizioni verso lo spazio vuoto o la materia trasmutabile e penetrabile, verso infine l' emendamento dei peggiori malvagi dei sottili ingannatori, dei disperati avidi, dei malinconici incompleti, degli illusi sempre alla ricerca di compensazione . . . . . . speriamo GENTE; lottiamo POPOLI, amiamo AMICI MIEI, soffriamo come condizione indispensabile della FIORITURA e della MATURAZIONE del frutto dolcissimo di Comunione !