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encarsiologia e letitbettismo

mi son permesso di inventare e strutturare nel corso dei miei anni e di quelli a venire due modalità di procedere nella mia acculturazione e nelle proposte di visione e di analisi del reale e dell' onirico: la prima è l' ENCARSIOLOGIA o trasversologia, che intende ottenere di apprendere e proporre sviluppi e sistemazione di cose e modelli secondo incastri, raccordi e scambi tra materie già esistenti, la seconda, il LETITBETTISMO dovrebbe invece essere l' impianto filosofico del lascia fare, del ammetti e accetta che sia così, ma così come?   . . . .   ispirata alla famosa canzone dei Beatles . . . . 

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questo sito spesso si comporta da raccoglitore di argomenti e modalità encarsiologiche e stila consequenziali propositi letitbettisti.

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 diciamolo, è molto più conveniente e semplice, ordinare tramite l' on-line, credere alle versioni ufficiali che escono dalla televisione, ignorare le critiche e le voci contrarie, specie quelle esagitate . . . . . obbedire, essere prudenti e precisi, non tentare neanche di spiegarsela in modo alternativo, tentare di divertirsi con l' umorismo e l' invadenza dei media d' intrattenimento, organizzare incontri solo con le persone daccordo, diffidare a priori di narrazioni contrarie o complottiste . . . . .  MA SE SI FA COSI' SI GUADAGNA IN TRANQUILLITA', MA CI SI ALLONTANA DALLA VERITA' CHE E' MOLTO PIU' COMPLESSA E NON DIPENDENTE DA CIASCUNO DI NOI . . . . .  . . . . . . . . . . . . . 

  NELLA' ATTESA CHE SI DECIDA DOVE SI PUO' QUEL CHE SI VUOLE, si è obbligati, inchinati e inclinati e spaventati da un virus latente e invasivo . . . . . .  mascherinati, disinfettati e reclusi, mentre i porti e gli areoporti, le stazioni e le dogane rimangono aperte  . . . . .    

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bella ma mi permetto una aggiunta:

" padreterno senti a me, tu creatore sei possente,

ma nun vedi che c' è gente,

quella pure tu creasti, che rimmugina e pretende

de far fori tanta gente,

'mo gli leva anche il lavoro, mo determina il ristoro,

ma me dici chi gli ha dato 'sto permesso nel creato, certo tu non sarai stato, ma che aspetti de tornà,

e le cose accommodà.... torna, arriva, scegli tu,

con chi stare e poi vai su,

lascia qui una guarnigione che controlla er mascalzone, chiunque sia faje capì

che è ancor omo e po' morì,

si nun fa le volontà della SANTA tua MAESTA' !

Metti l' arma 'n mano al CAPO de l' arcangeli schierati, SAN MICHELE giustiziere, e saremo liberati

sì, l' avremo messi fora e alla fine bastonati, 

'sta gran specie de bastardi

'sta accozzaglia

 de malnati ! "

Il mio amico Pippo Franco mi ha insegnato che "non siamo esseri UMANI in cerca di una esperienza SPIRITUALE, ma esseri SPIRITUALI in cerca di una esperienza UMANA".

Maestro: Stefano Scartocci

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è una casa che protegge

ma è aperta a incontri e dispersioni controllate

molto aperta, ma anche molto intima

si sente che c'è chiacchiera, relax,

ascolto e proposta

non incombe e non sequestra

risuona di canti e suoni

se un terremoto la colpisce

non ti sommerge di rovine e pericoli latenti

è una casa fatta di tante case assemblate

è un' aia, ma anche un salotto, che si parlano

è luogo di pranzi e ginnastiche

è teatro e danza

questa casa

è bella come anche le altre

le potete vedere in un piccolo video

che casa scelgo per me - YouTube

o a questo indirizzo

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Studio Medico Orlandini

Inizia un Nuovo Anno, ma inizierà anche una Nuova Medicina?

Una volta ci si ammalava di patologie acute … oggi ci si ammala di patologie croniche.

Una volta prevalevano le patologie infettive … oggi quelle degenerative invalidanti.

Una volta il medico conosceva bene il suo paziente, la sua storia, la sua famiglia, il suo mondo … oggi si fanno degli esami e se questi sono alterati significa che il paziente è malato, altrimenti no.

Una volta si usavano poche medicine e molti consigli che scaturivano dall’esperienza e dalla saggezza anche delle generazioni precedenti … oggi si usano solo farmaci, spesso anche quando non sono indicati e con tutti i rischi ad essi associati (non esiste un farmaco senza tossicità!).

Una volta il cortisone veniva usato in presenza di un grave stato di male asmatico … oggi si usa quando il raffreddore è più prolungato del solito o quando il bambino ha un leggero broncospasmo.

Una volta si curava la febbre con il riposo, un po’ di digiuno seguito da un’alimentazione leggera ed eventualmente un’Aspirina … oggi ci si imbottisce di antipiretici, antiinfiammatori, antibiotici e cortisonici, continuando a fare la vita di prima perché non c’è tempo per il riposo.

Una volta l’ospedale (dal latino hospitàle) era il luogo dove si ospitavano gli infermi … oggi è diventata un’Azienda: ogni cosa deve essere produttiva e, non dimentichiamolo, anche la malattia fa salire il P.I.L.

Una volta l’Industria Farmaceutica si impegnava per il bene del malato … oggi lo fa per business e pensa solo al proprio interesse economico, non certo al bene altrui, e deve rendere conto ai propri azionisti

Una volta il Paziente era al centro dell’attenzione … oggi è un numero, un’etichetta, una patologia: “Il 12 deve essere operato”; “Il 27 non riesce a dormire”; “Oggi ho visto un carcinoma mammario”; “Se la diarrea non risponde, aggiunga un altro antibiotico”.

Una volta il Medico cercava di proteggere il Paziente … oggi cerca solo di proteggere se stesso.

Una volta la Medicina era personalizzata … oggi ci sono le Linee Guida nazionali e internazionali che impongono al medico come deve agire e chi non le rispetta, per meglio adattare la terapia al paziente, lo fa a suo rischio e pericolo e ne risponde di persona.

Una volta la Medicina era un’Arte … oggi forse non è più neanche Medicina!

Eppure più studiamo più intuiamo la meravigliosa grandezza e complessità del nostro corpo capendo che la salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico, sociale e spirituale e non la semplice assenza di malattia o di sintomatologia.

Eppure sappiamo che l’uomo è un in-dividuo, cioè un’unità indivisibile, unica e irripetibile; è una persona, cioè una creatura costituita da spirito, psiche e corpo indissolubilmente interconnessi tra loro, dove ogni parte influenza direttamente o indirettamente le altre come vasi comunicanti e che solo una visione unitaria della persona può svelare l’origine vera della malattia e può guarire l’uomo.

Eppure sappiamo chela Natura non fa nulla senza ragione, che ogni sintomo ha una sua ragione d’essere e che nessuno nasconderebbe la luce spia della benzina del cruscotto della sua auto, … ma noi sopprimiamo farmacologicamente i sintomi del nostro corpo e lo facciamo pur sapendo che ciò non significa mai guarire, così come non si risolve il problema bloccando la valvola di una pentola a pressione che resta sul fornello acceso.

Eppure sappiamo che ogni uomo ha diritto a essere felice, a vivere in salute e con dignità, indipendentemente dalla sua età, condizione, ceto o ideologia.

Infine, sappiamo che la Medicina non è una Scienza Esatta, però è una delle più nobili Arti, anzi è Scienza e Arte insieme e proprio per questo deve essere esercitata con scienza, coscienza e, aggiungo io, con tanto amore.

Qual è allora l’augurio del 2021 per la Medicina e per i Medici?

L’augurio è che nasca una Medicina a servizio dell’uomo nella quale operino medici riflessivi, pazienti, dotati di molto buon senso, studiosi e dediti primariamente al loro Paziente.

Medici dediti al una Medicina sobria, rispettosa e giusta, che individuando e correggendo i suoi errori possa tendere non tanto alla Diagnosi Precoce ma a una vera Medicina Preventiva,

e avvicinarsi alla salute profonda, quella che permette ad ogni persona di utilizzare appieno la sua originale genialità.

Abbiamo bisogno di Medici sapienti e umili, perché sapere di non sapere è già un po’ sapere, ma credere di sapere è peggio della stoltezza ed è l’antitesi di ogni vera Scienza.

Che il 2021 guarisca prima di tutto noi medici, affinché possiamo veramente capire come dobbiamo curare i nostri Pazienti!

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grande invito alla riflessione sulle abitudini considerate inevitabili e per giunta sane, trascurando a priori le cadute d' efficienza, lo stile diverso da quello tipico, l' allontanamento motivato dalla linea tracciata ovunque dalla sanità pubblica e privata, fino all' espulsione del disobbediente, fino al dileggio dell' incompreso, le conseguenze degli abusi di farmaco, la reazione della natura alla sua forzatura (vedi resistenza agli antibiotici ), vedi le allergie esagerate, vedi le autoimmunità ....ecc..... Lei dottor Orlandini, s' è per esempio allenato e preparato al disprezzo di certi suoi colleghi e a certi rifornitori di medicine? Lei, dottor Orlandini ritiene che c' è ancora spazio e voglia di collaborazione da parte degli illustri cattedratici, anche universitari per la sua proposta? I suoi insuccessi ( perchè può succedere ) come li inquadra e li tratta ? Mi scusi se mi sono venute in mente queste cose, ma il suo bell' articolo me le stimolava e infine mi domandavo, continuando a proporre, lottare, confrontare e perseguire, questo 2021 riuscirà a mostrare quella che lei auspica, cioè la confusione delle lingue dei rimestatori e dei superbi, come ai tempi della torre di Babele, ma ovviamente oltre a gente meritevole come lei occorre l' intervento del massimo professionista della creazione DOMIN' IDDIO !!! grazie Dottore!

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