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"compassione e perdono "

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genetica     ambiente     tempo      energia    interazioni

modelli

accadimenti

scelte possibilità conseguenze

individuo

forme di vita

appartenenza 

racconto

arte

religione

sapienza

modifiche

​

il vaso della sapienza

contiene cose che ancora

non son libere di uscire

solo una creatura consapevole e capace

può tentare di saper la loro essenza

ma se è sufficientemente saggia

non le libera senza conoscerne le conseguenze

e se succede, sarà la sapienza, la compassione e il perdono

a gestire bene l' evento

io, per esempio, non sono certo in grado di intervenire

ma una sapienza del cuore la coltivo fiducioso

lasciando ad altri l' incarico di intervenire

ed eventualmente aiutandoli nell' immane opera . . . 

................

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come ombra d' alloro

sia l' olivo

la luce che inonda la gloria

generi un' ombra di umiltà

un riflesso di pace e resistenza

così che il successo t' arrida

ma non solo per te

che inondi tutti

d' un senso di quiete

e soddisfazione

perchè sanno

che la tua gloria

è benefica 

per il sole ìnclito e invìtto

che l' illumina

e generi un' ombra rinfrescante

in cui godere, di cui ripararsi,

verso cui aprire occhi

non allucinati e abbagliati

ma ùmidi e sereni!

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e...hi !!!!

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e....hì, ma come si può mettere "non mi piace" a queste espressioni della capacità umana? Gli espertoni sottolineano i difetti?  allora vuol dire che loro saprebbero fare ancora meglio!  Gli impulsivi si annoiano e quindi dopo dieci secondi si esprimono? Ma allora perchè sono andati ad ascoltare ? i bastian contrari-tifosi-pignoli ecc . .  si scatenano perchè in testa hanno un altro modello che per motivi vari preferiscono . .?  beh ma allora non mettete niente  . . . . . . insomma da quando esiste il social esiste la evidenza dei talenti, la esagerazione delle competenze ma anche l' abisso dei frustrati . . io mi colloco invece come ammiratore essenziale anche del minimo talento che emerge, forse perchè da sempre mi rammarico di desiderarlo e non averlo . .  ma ora, mi acquieto, perchè godere di quello che esprimono gli altri è meno lacerante e deprimente che inseguirlo o imitarlo .... invano... o lo si ha o no !!!! 

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Susanna Tamaro

Insomma, ma è possibile che non si trovi questa benedetta banconota? Con tutto il poco movimento che c'è di persone e di denaro in questo momento, non credo sia andata molto lontana... L'avessi spesa in Autogrill avrei potuto immaginare per lei viaggi avventurosi ma così, al massimo, penso sia arrivata a Ciconia o a Bardano, al massimo a San Venanzo.

Comunque volevo fare una piccola riflessione sulla frase che ho lanciato per il mondo che è tratta dall'ultima pagina del mio libro 'Anima Mundi': "L'amore è attenzione". Che cosa vuol dire questo concretamente, cioè, come si radica l'amore nella nostra vita?

Per capirlo, dobbiamo immaginare che nel nostro cuore ci siano nascosti dei semi di bene. Ma un seme è un seme, se non lo si innaffia, se non lo si cura, se non lo si aiuta a crescere, non sviluppa la sua potenzialità. Osservando il mondo intorno, certo, spesso non sembra possibile che esista una diffusa realtà del bene ma questo semplicemente perchè il bene agisce senza clamore, nel silenzio umile della quotidianità.

Come si dice: "Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce."

Ma la foresta comunque cresce.

Soprattutto in un momento come questo complicato e doloroso di cambiamento, dobbiamo tornare ad avere fiducia in questi semi che dormono nel cuore di tutti noi. Dobbiamo curarli, innaffiarli, desiderare la loro crescita, accettando anche i momenti di stallo con la serena certezza che davvero non esiste un'altra via per rendere il mondo un luogo migliore.

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Occorre molta determinazione ed equilibrio per concentrarsi sul da farsi, una volta appreso che tutte le misure adottate come obblighi e divieti fanno parte di un piano strutturato fin nei particolari, contro il genere umano. Ebbene, io e tutti i miei amici, invece amiamo andare nella direzione giusta, imperterriti ed implacabili proprio come i nemici della Vita , ma con una sostanziale differenza nella qualità e nel verso. Pare che ogni "norma" sia stata pensata per produrre in noi malessere , tale da abbassare il nostro livello vibrazionale per impedire la nostra evoluzione, la gioia, la serenità, la fiducia nel presente. L'accanimento contro i bambini e contro i giovani è davvero sconcertante, ma rivelatorio, si sono traditi , hanno fatto il passo troppo più lungo del consentito. E' tempo di passare ai fatti , vale a dire, ogni secondo che dedichiamo al malessere, allo sconcerto, al senso di impotenza, alla rabbia è punto per il nemico, progrediremo proprio inventando nuove strategie, modi per reagire che non siano convenzionali, insomma gliela facciamo sotto al naso. Domani cercherò di postare il nuovo video, a breve sarà attivo il mio canale youtube e la nuova pagina fb che potrà accogliere tante più persone interessate. Nel frattempo vi lascio questo pensiero : in questa nostra reazione verso il benessere è di cruciale importanza il contatto COSTANTE con la NATURA e cercare di essere in compagnia di altri esseri umani. Domani si parlerà di soluzioni , senza dimenticare i nostri amici animali, come promesso.

"Dal fango estraggo l'oro"

UNA TERAPIA PER SENTIRSI MEGLIO? . . . .  medicine? . .  moto ?  . . .  incontri? . .  sfoghi? . . . . . affetti? . . .  condivisioni? . . . . cibo? . ..  cura di sè? . . . .  sopportazione? . . . . trucco? . . .  magia? . .  scoperta? . . .  buona volontà? . .  accettazione? . . . . . . . . . 
le vie sono tante, pur di non fare entrare lo scoraggiamento, la depressione, l' ansia, la solitudine, la paura, oppure  . . . . . .  invece di temer queste cose come nemiche . . . . .  capire e provare a rendersele vivibili conoscendole meglio . . . .  chi non le prova non può saperlo, ma io che ci son passato e a volte ci ripasso  . . .  le conosco abbastanza bene nella loro invasività e pericolosità, ma anche nella loro naturalità e ciclo, perchè spesso sono arrivi e partenze, sono intensità o sottigliezza, sono acute o croniche, sono genetiche o ambientali  . . . .  vanno comunque ascoltate ma non per decidere, per parlarci e diffonderne la possibilità di frequentarle senza nasconderle o negarle . . . . . . . . . .    mi scoraggio perchè non ho successi stabili
........... mi deprimo perchè ho in me calo d' energia positiva e temo la verità
...... mi spavento e vado in ansia perchè non riesco a godermi le eleborazioni mentre avvengono . . . 
 . . . . . . . . . . . . .  la solitudine non cercata e non gradita fa male perchè mi resta il ricordo e l' invidia per chi non la vive e per chi la rifugge . . . .
...........la paura che da' nausea, che tira i muscoli, che toglie forza e calore, va indagata nei motivi che la generano . . . 
            ..........    ma quello che è difficile è costruirsi una credibilità poi spendibile
                   è suscitare negli altri una fiducia e una ossequiosità
                                   che non voglia dire però sudditanza . . . . . . . . . . . . . 
                          e di fronte a responsabilità, impegni, esercizio
                               la cura è meritarsi il premio, però, il premio non è denaro,successo, applauso,  IL PREMIO è il controllo dei propri mezzi e la conoscenza di sè . . . 
allora questa terapia?    non sfuggire l' altro, ti può risolvere il problema per cui poi lo potrai ringraziare  . . . .   quindi disponibilità, gentilezza e autenticità comportamentale.
dimenticare e non poggiarsi sui pensieri contorti e tendere a rafforzare i pensieri attinenti e utili . . . . .  non potendo sfuggire al deperimento e all' indebolimento dovuto all' età cercare di conservare il meglio e rinunciare alle cose fuori tempo . . . . . 
io uso, come in questo momento il computer come appoggio alla coscienza ma non lo ritengo mai la soluzione, semplicemente lo strumento . . . . 
fare ogni tanto cose che non faresti tenendo presente te stesso, ma così, per provare l' esito  . . . . esser sempre disposti a ritentare a ricominciare a estendere a regalare a pretendere a insistere . . . . . .
dèdico una pagina a ZIA MARIA
di cui mi sento un po' un continuatore                                
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Disgregazione

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Dr. Filippo Tartaglini

16 luglio  · 

Voglia di camminare? Ecco il sentiero trekking più lungo del mondo, ed è in Italia!

Il Sentiero Italia è lungo 6880km, passa per 20 regioni e 6 siti naturali UNESCO, comprende 368 tappe con un totale di 350.000m di dislivello.

Un filo rosso (come potete vedere nell'immagine) che unisce l'Italia da nord a sud comprese anche le Isole. Un'idea nata nel 1983, che ha cominciato a materializzarsi negli anni ’90, ma destinata a rimanere una grande opera incompiuta spezzandosi sotto frane, interventi dell'uomo e fitta vegetazione.

Questo sogno è stato ripreso oggi dal Club Alpino Italiano che grazie ai suoi volontari e associati ha ricucito questo meraviglioso filo rosso.

La scommessa più grande è quella di allestire e gestire posto tappa per gli escursionisti lontani da casa.

L’impegno generale del sentiero è tale ad oggi che solo poche persone possono dire di averlo fatto tutto.

Un numero che per fortuna è destinato a crescere grazie all'impegno di persone speciali che mantengono vivo un progetto enorme.

A voi piacerebbe avere l'occasione di percorrerlo?

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Dr. Filippo Tartaglini

28 luglio  · 

Dopo il grandissimo successo del post dedicato al Sentiero Italia pubblicato settimana scorsa (5 milioni di persone raggiunte) ecco alcuni aggiornamenti su questo meraviglioso progetto curato dal Club Alpino Italiano.

Proprio sotto consiglio di quest'ultimo vi segnalo che l'itinerario è lungo più di 7000 (settemila!) km (essendo ancora in fase di mappatura non è ancora possibile avere una lunghezza precisa) con più di 500 tappe in tutta Italia.

Inoltre è stata anche aggiornata la mappa del percorso, che trovate qui sotto.

Per maggiori informazioni potete visitare:

www.sentieroitalia.cai.it

www.facebook.com/sentieroitaliacai

P.S.: L'italia riesce ancora a stupire tutto il mondo!

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ATTESA

di chi? di cosa?

fiocca la neve a iosa,

freddo ti entra in vena

accenni a labbra tumide

l' allegra cantilena

le luci si riflettono

sul bianchissimo tappeto prono

le tue orme si stampano al passaggio

scricchiolanti

come fossero strumento

fra le mani coi guanti

attesa, dicevo, di che?

ma . .  non so . . . non vedo, la sento

può essere un' anima che mi pensa

o la sua assenza

può essere malattia che cova dentro

oppure un' espressione imbronciata al mento

può essere che ci sarà dopo la neve

un' esistenza problematica  o lieve

un arrabattarsi senza requie

una speranza o delle esequie

fa niente come Vasco ci dice

da dentro la canzone d' amore

"senti che bel rumore "

invece io avanzo tra cristalli silenti

ed è il silenzio che apprezzo parimenti

" senti che bel silenzio"

s' acquieta ogni cosa, ogni agitazione....

che s' aspetta? Una filiazione

un arrivo aspettato e urgente

un miracolo di natura per il presente.

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VIENI VIENI Spirito d' amore

vieni spirito divino

monda tutte le cose

confondi i bugiardi o gli addormentati sulle proprie sicurezze

salva coloro che non ce la fanno più

o esaudisci i loro desideri più profondi

mi ci metto anche io . . . .

io che non sono molto

ma non meno di chiunque altro se condividiamo una essenza comune

non può essere che così tanti 

hanno dato e danno credito

alle voci rassicuranti dei detentori del potere e della informazione unilaterale . . . . . 

orsù dunque vieni se ritieni che sia l' ora

e non portarci verso pascoli verdeggianti

con acque terse e venti dolci di carezze e odori

non ci dare il Paradiso prima del tempo 

non rendere la Terra un parco di divertimenti e lodi a te

dacci solo la forza e la grandezza di fare tutto per il bene di tutti

il bene vero che dissolva le tante bugie. le tante mistificazioni, le irriducibili invidie, le arrabbiate frustrazioni.....

NOI siamo molto sfiduciati e stanchi, noi stiamo cedendo su tutta la linea e se non fai presto

i casi sono due

o dai ragione a quelli che stanno in cima al fare del mondo

o neanche tu riesci a contrastare la forza degli odierni vincenti  . . . . . .

non ti sfido, SPIRITO, non so neanche cosa pensi e come sei,

me l' hanno solo insegnato o suggerito

se proprio non posso pretendere un tuo aiuto

dammi almeno la consolazione

di aver tentato e di aver parlato indirettamente a qualche altro coraggioso

a qualche altro sconsolato

.......................................................................................

la preghiera ovviamente continua in base a quello che accade domani e dopodomani e postdomani e oltre domani e forse domani  . . . . . . . .

 

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due paroline di ringraziamento a 

                                                                    Marino Bacchi

un suo breve e significativo testo in facebook: 

Era nei campi che cantava sempre.Beppe della Castellaccia aveva fatto tutta la prima guerra mondiale ,in un piede aveva ancora una pallottola di moschetto. Non gli faceva male,se la teneva come ricordo. Aveva una bella voce. Erano gli anni '40 e '50. Cantava e cantava : "Il Piave mormorava - Sul ponte di Bassano - Va l'alpin sull'alte cime - Addio mia bella ,addio. Monte Canino - Monte Nero e ...tante altre". Avendo i campi confinanti,io ,mentre pascolavo, l'ascoltavo incantato.Lui curava con estrema attenzione i terreni,non suoi ,erano del padrone,ma da quelli veniva il cibo e il vino per la sua famiglia. Mi raccontava senza mai stancarsi.Una notte era di sentinella,in cielo una luna illuminava quasi a giorno le trincee. Lui fuori, riparato da una grossa pianta, ancora in piedi, benché con tanti rami fracassati. I cecchini austriaci ogni tanto utilizzavano la luce della luna per colpire ogni "oggetto" che si muoveva. Beppe sentiva un gran freddo, era stanco della guerra, allora si riparava dietro il tronco ed esponeva il piede : "Se mi feriscono il piede,mi daranno un permesso !" Invece venne ferito al piede solo poco prima che finisse la guerra. Se n'è andato dopo aver superato abbondantemente i novant'anni.

​

 grazie sincero  Marino, ottantacinquenne con tanti problemi addosso di tipo vertebrale, mente buona, vita specchiata, cortese e discreta  presenza in rete a raccontare e diffondere con semplicità tante storie tue e a te legate . .  avevo 16 anni e stavo male, depressione, inadeguatezza, dolore, frustrazione e poca autostima, ma tanto amore in me e tanto desiderio di chiarire e di capire  . .  tanta passione linguistica e musicale  . . . . . la Gioventù Studentesca (la G S ) spiegava allora le sue ali . . . a Città di Castello  . . . . . . . e tu e Don Nazareno eravate stati delegati ad accudirla, organizzarla, coordinarla e farla vivere e diffondere  . . . . . .     non bastano DUE PAROLINE come promesso . .  ma voglio che i ricordi facciano il loro corso . .  quindi continuo  . . . . . 

... dicevo,  la GS aveva bisogno di un saggio e amoroso coordinatore e tu, giovane, serio, occhialuto, delicato pastore della diocesi, facevi al caso, insieme al motivato e rifinito Don Nazareno, ad Angelo, bella testa e buon carattere, anche autorevole, insieme a altri giovani cattolici in vista, ma con grande volontà di incidere operare e anche criticare nell' alveo della MADRE CHIESA D' ALLORA ( adesso c' è Bergoglio, la sintonica e sospetta combinazione tra sacrale e scientifico, tra relativismo e materialismo finalizzato alla economia liberista  . . tra GESU' il liberatore amoroso e SATANA l' insoddisfatto prepotente . . . . )  . . .    io lì avevo la sorella, la persona che mi piaceva così tanto, l' abilità di neofita della chitarra e del cantautorato, qualche abilità di scrittura e di temperamento, molta richiesta di essere importante non solo per me e per qualcun altro, ma per il popolo di Dio o per la socialità da riscrivere, magari contro i buoni insegnamenti familiari, forse un po' arretrati o cauti davanti alle urla ballerine e entusiaste di un J. C. Superstar  . . . . . . 

riprendo da te Marino... dunque di che ti ringrazio: ma è semplice, dell' avermi accolto, dell' avermi dato fiducia, del non avermi chiesto nient' altro che provare, che tentare, che proporre, che esprimere, senza interesse di ritorno e di prestazione ma solo di sincero amore  . . . . .  ed io ricordo quel periodo con molta gioia  . . . . . . anche se contavo poco, anche se non capivo dove sarei andato, anche se sbagliavo a volte e non potevo tener testa ai ragazzi a destra e neanche a quelli più a sinistra  . . . . .  GRAZIE Don Marino, prete nel cuore e nella mente e da molto uomo sposato e dignitosamente invecchiato,  grazie della tua affettuosa mano accompagnatrice e alla tua  nobiltà argomentante, nè ho proprio una qualche nostalgia  . . . . .  grazie per avermi fatto conoscere la mitica GS di Forli-Cesena, gli esercizi spirituali alla Villa del Seminario, grazie per aver motivato le amicizie nel gruppo e per avermi fatto fare i verbali delle riunioni  . . . . . .per avermi fatto suonar la chitarra anche con pezzi miei, che ricordavano la grande lezione di CLAUDIO CHIEFFO, grazie dunque per sempre . . . . . . . . . .

e veniamo alle note dolenti che non sono le lamentele dovute all' età per i nostri acciacchi . . . 

veniamo all' evoluzione della nostra sensibilità nell accettare o respingere le interpretazioni sulla vita di oggi e sulle scelte di impegno e condivisione dei fatti reali  . . . . 

Lui a favore di Bergoglio, io ahimè NO

   Lui coerente e funzionale alle sue scelte, io sempre in cantiere a rifarmi una mentalità . . . .

     Lui poco propenso all' affidare in rete le cose, io fin troppo attivo  . . . ecc.... ec.... ec...

​

​

come si può aver un bel ricordo di Lui e non poter condividere le idee . . . come conciliare la gratitudine e la riconoscenza con l' appartenenza a zone di ricerca diverse e potenzialmente nemiche  negli schieramenti ?   NO, è un falso scopo, perchè la mia personalità non deve niente a Lui nè Lui a me se non una cosa, la voglia di sentirci comunque fratello maggiore e fratello minore  . . . . sentirci vicini proprio scegliendo di non sentirci e non approfondire, perchè i sentieri sono due nel nostro caso, ma vanno sicuramente nella stessa direzione, ma forse anche i sentieri di CHIUNQUE ALTRO !  - - - - - - - - - - - - - - - - 

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che diceva quella tale Paola de Lillo?

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Un altro puntuale e chiarificatore articolo del bravissimo Sandro Magister. Tutte queste persone però, anche quelle qui non nominate e Bergoglio incluso, sono i frutti di una pianta malata: sono gli effetti, non sono la causa

E la pianta chi aveva il dovere di coltivarla, concimarla, potarla, disinfestarla dai parassiti, diagnosticarne le malattie e curarla per poi raccoglierne i frutti maturi e servirli in pasto al popolo di Dio?

In questi ultimi decenni non ce ne sono stati di papi, congregazioni, dicasteri, commissioni, uffici, consigli e accademie di ogni tipo, e poi Conferenze episcopali, sinodi, concistori e ogni genere di attività di studio e indirizzo?

E tutti i responsabili incaricati di dirigere questa ingente mole di Servizi per il governo e la protezione della Chiesa, nonché per il mantenimento della retta fede, di che si occupavano? Dove stavano? Che facevano?

Aveva ragione papa Francesco quando il 22 dicembre 2014 strapazzò la Curia romana elencando le 15 malattie che l'affliggevano?

Nessuno dei presenti fece una piega, capirono tutti che l'unico modo per salvare la propria comoda poltrona era diventare i più servili e accondiscendenti possibile, ma soprattutto ancora più invisibili e inerti di prima.

Così il pontefice, dopo averli ridotti all'immobilismo totale e al silenzio assoluto, ha avuto mano libera per le sue rivoluzionarie e catastrofiche innovazioni.

E la situazione da traballante è diventata tragica.

Ma qualcuno si è fatto un esame di coscienza? "Non giudicate!" e non giudichiamo, si giudichino da soli. Intanto il conto lo stiamo pagando noi.

un esempio:  10 febbraio 2020 

Per sbaglio ho letto un post di una certa Paola de Lillo contro Papa Bergoglio. A parte che quello che scrive su papa Francesco è semplicemente abominevole, noi tutti dovremmo credere a lei e alle sue stupidaggini perché lei è stata investita da interventi soprannaturali ?

Marino Bacchi

Io invece dico : avanti con fiducia estrema con papa Francesco!

​

no a me non garba questo Papa che ho

soprannominato PaPaPfiZer

spontaneamente mi piace perchè è accessibile come fu Papa Giovanni XXIII, quando scelsi una religiosità pitturata di laico . . . quando mi esaltai per i nuovi salmi musicati da Marcello Giombini, per una nuova sessualità meno colpevolizzata e retriva, quando preferii le preghiere in italiano anzichè in latino, quando criticai i tanti orpelli di una Chiesa rituale e tradizionale in nome di una rinnovata e " scattante "  religiosità inglobante la sinistra più atea e persino la destra più corretta e onesta . . .  quando sdoganai santi e profeti, vergini e mistiche, peccatori e repressori . . . . eretici e ortodossi . . . . 

ORA, con questi lumi di luna e tante strade finite a fondo chiuso, non posso stare bene con un Papa Farmacista, con un Pastore scalzante il precedente Papa, con un amico di certi cartelli Nobiliari e con un propositore di sperare in uomini tutti FRATELLI, ma a diversi livelli . .  fratelli fortunati e/o potenti, stimati e possidenti e FRATELLI che restano sfigati e senza voce perchè nati o diventati " prodighi "  . . . 

Qualsiasi sia la ragione per cui avvengono, queste esternazioni del nostro Pontefice non sono più tollerabili. Aveva iniziato con il dire che Gesù al Tempio aveva fatto una scappatella per cui sicuramente i suoi genitori l’avranno rimproverato (qui), poi ha affermato che nell’episodio dell’adultera “faceva lo scemo” e  e che “non era pulito” (qui). Quindi è passato ad offendere la Madre di Gesù spiegando che sotto la croce se la prendeva con Dio che l’aveva tradita (qui), poi che le Persone della SS. Trinità litigano tra di loro e solo apparentemente vanno d’accordo. (qui)

Non parliamo delle blasfemie sulla Madonna e pure su S. Giuseppe che non sono nati santi ma hanno dovuto fare una bella fatica per diventarlo (qui)

L’anno scorso lo abbiamo chiuso con altre offese: Maria è madre e meticcia, ha reso meticcio anche Dio (qui)

Quest’anno lo ha iniziato negando l’onnipotenza di Nostro Signore e offendendo tutti i cattolici colti, che secondo lui sono incapaci di fare il bene a causa del loro troppo sapere.

E’ ora di dire basta. Quale che sia il motivo che lo porta a straparlare in continuazione qualcuno deve intervenire, perché confonde la fede dei semplici e allontana  le persone dalla vera fede per farle correre dietro alle sue, per loro comode, favole.

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