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2021 febbraio . . . . .  periodo DRAGHI       si lavora o si sta a guardare come cambia la società, come si esce da una pandemia continuativa . . . . come si rinuncia alla autodeterminazione per obbedire e progredire fuori delle nostre singole possibilità, a meno che i nostri progetti non siano graditi ai gestori e detentori veri di tutto il sistema . . aspettiamo anche la nuova capitale del mondo  . .  MA NON FINISCE CERTO QUI, tenete accese le vostre piccole lampade anche se pure esse hanno bisogno di energia da comprare . . .  cercate il nuovo patrono d' EUROPA tra i santi . . .  sognate e identificate quei tesori donati da Dio che non ci possono strappare, neanche i poteri più organizzati inflessibili e irriducibili, ma pur sempre umani . . . quindi soggetti alle leggi della NATURA, che non tifa per nessuno . . . . .  coraggio, preghiera, sincerità e gioia di vivere comunque ci accompagni e poi studio, confronto, compagnia, entusiasmo e prudente sospetto su tutto, anche sulle forme più sorridenti del POTERE . . . odorate il falso profeta e rivolgetevi dentro di voi a chiedere alla coscienza cosa è più bello, santo, coinvolgente e intuitivamente e potentemente SANO !  . . . . .  vediamo chi potrebbe ispirare e dare l' esempio tra le figure passate o presenti per candidarsi a nuovo patrono d' EUROPA, quella migliore, quella liberata, quella di tutti gli animi che vibrano verso l' alto  . . . . . . . . . . . . . . . .  

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su su su d' umore, oltre la religione, le abitudini, le morali, le convenienze e le bugie . . . . cerchiamo di dare importanza a quello che sentiamo, come alla musica classica trattata con la prima elettronica proposta,  re-inventata di nuovo da Wendy Carlos ( all' inizio Walter Carlos ) : cosa importa se fosse una donna in veste d' uomo o un uomo che si sentiva più donna, la genialità e la disciplina erano oltre l' identità sessuale . . . .    

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fil rouge

fil rouge  è quello che unisce le differenze superficiali ed evidenti  . . . . . per trovare quello che le accomuna ad un' unica fonte . .  perchè se non lo sapete, le differenze sono apparenti, la sostanza è unica e cercarla per trovarla fa la vera differenza . .  però non è cosa facile ovviamente  . . . . . .
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e allora andiamo alla ricerca dell' essenza, qualunque essa sia e se ci sia o no  . . . . . . .                                                          

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me la rido anche nel groviglio di ritorno cure m' appiglio sogno scalate immuni e impuni senza gheriglio soffro d' esser felice in giglio . . . . . . .

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ricostruire

non vuol dire picconare, smontare, dissolvere, spazzar via,

è meglio se prendi qualche mattone

e tiri su un primo muro rispettoso e discreto,

ma usi una calce forte e precisa

ti fermi e osservi il sontuoso, mostruoso, rumoroso panorama

e ti soffermi amorevolmente

su cielo, nubi, verde di piante e rosa

di belle figure

sì, certo, esistono tralicci, fili spinati, fumi,

elettrici schock e calci nel sedere

ma esiste anche il ronzio dell' ape, della mosca

e il cinguettar d' uccelletti tra i cespugli

e allora per ricostruire

bisogna saper includere

e rendere armonico

tutto ciò che per ora è solo PREPOTENTE !

Scozia, fine dell'Ottocento: un contadino aiuta un bambino a uscire dalle sabbie mobili; per sdebitarsi, il padre si offre di pagare gli studi al figlio. Se questo incontro non fosse avvenuto, Alexander Fleming non avrebbe potuto laurearsi, il mondo non avrebbe avuto la penicillina e Churchill, il bambino salvato, non avrebbe guidato l'Europa fuori dalla Seconda guerra mondiale. Soltanto coincidenze? Quante volte ci è capitato di pensare a una persona che non vediamo da anni, e subito dopo incontrarla? Oppure, mentre ci dibattiamo in una scelta, di ritrovarci tra le mani un oggetto che sembra puntare indubbiamente in una direzione? Da secoli filosofi, uomini di fede e di scienza - da Seneca a Jung - si interrogano sulla perfetta sincronicità di questi fenomeni e la risposta è stata inequivocabile: il caso non esiste. Le coincidenze, nella loro straordinaria unicità che travolge le leggi fisiche e matematiche, non possono che essere la manifestazione di una volontà superiore. Così il Destino ci parla e ci mostra la via per essere sereni, appagati, felici. Marco Cesati Cassin ha raccolto innumerevoli testimonianze ed esempi, dalla storia e dalla cronaca, e ha imparato a cogliere il disegno nascosto di questi eventi imprevedibili. Dopo anni di studio, ci spiega come riconoscerli, seguirli e abbracciarli con fiducia. Anche se sembrano non avere senso o ci inducono a decisioni irrazionali, persino quando intervengono sotto forma di incidenti o malattie, sono segnali benevoli che ci spingono verso l'equilibrio e la crescita spirituale. Abbandoniamoci senza paura alla bellezza e al mistero dell'esistenza: solo così troveremo il nostro posto nel mondo e capiremo perché siamo qui.

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     come nasce, si percepisce, si sviluppa una cultura>>>>>>>>>>>>>>> (  ?  )   

1) possedere i mezzi biologici per farlo

2) incontrare un altro o altri e imparare da loro e con loro

3) far propri certi assunti, rifiutare o sospenderne altri  . . . . . 

4) comunicare, approfondire, verificare, confutare e sostituire tutto ciò che fino a poco prima ritenevamo indispensabile o identificativo di noi stessi

5) integrare armonicamente il già assimilato col nuovo ( se lo si intravvede ) inaspettato o invadente fino allo studiarlo a fondo ripartendo da 1)

6) svuotarsi ogni tanto per fare altro, per ritornare all' essenziale che sono le mere funzioni biologiche oppure esercitare come mestiere riconosciuto e atteso dalla società, le proprie competenze culturali e operative . . . . . . . 

​

se per esempio vengo a contatto (tramite computer) con Alessandro D' Avenia che un po' già conosco e che mi piace molto e stimo fino a prova contraria, scatta l' aggiornamento culturale in me cercando di capire con lettura e rilettura un suo articolo  . . che in una prima lettura non capisco o perchè non riesco con i miei mezzi, o perchè non mi riguarda o perchè non so e quindi devo rileggere  . . . . . . . . . 

67. Le rughe e le righe

di  Alessandro D’Avenia | 15 febbraio 2021

«Hanno sin qui la maggior parte dei filosofi creduto che la superficie della Luna fosse pulita e assolutissimamente sferica, e se qualcuno disse che ella fosse aspra e montuosa fu reputato parlare favolosamente. Ora io, il primo, questo stesso corpo lunare asserisco, non più per immaginazione, ma per sensata esperienza e necessaria dimostrazione, che è di superficie piena di innumerevoli cavità ed eminenze, tanto rilevate che di gran lunga superano le terrene montuosità». L’uomo che scoprì che la Luna era ancora più bella «con le rughe» nasceva oggi nel 1564: Galileo Galilei. A lui dobbiamo pagine così accurate sulla Luna che Italo Calvino le riteneva tra le migliori della nostra letteratura per rigore ed eros. Tutto merito del suo metodo :

 

(«sensata esperienza e necessaria dimostrazione»): formulando leggi attraverso osservazioni ed esperimenti, deduzioni logiche e matematiche, rivoluzionò la scienza e mise in crisi le certezze basate sul mero principio di autorità.

 

Galileo non si accontentava di convinzioni non verificate, ma andava a caccia dalla realtà «a proprio rischio e pericolo», non a caso esperimento ha la stessa radice di esperienza, una parola oggi da «riparare» in una cultura che spesso crede «esperienza» il semplice «assaggiare» tante cose.

Esperienza, dal latino ex-periri, è composto da ex- che indica l’uscir fuori (esplorare, estrarre...) e dal verbo che significava «provare», sia nel senso di «tentare» sia di «mettersi alla prova».

L’esperienza porta a «uscire fuori» da se stessi e rischiare.

 

Fare esperienza significa permettere a qualcosa o qualcuno di incontrarci e cambiarci: non è «provare» la realtà, ma «esserne provati». Oggi migliaia di immagini ci investono dandoci «impressioni» di esperienza, ma si tratta di «fantasmi», che certo provocano in noi emozioni le quali però, al contrario di quanto significa emozione (muoversi fuori), non ci fanno uscire da noi stessi, non ci mettono veramente in pericolo. Giocare e guardare una partita attiva le stesse zone cerebrali ma se, dopo averla guardata, dico: «abbiamo giocato male», sto parlando di impressioni passeggere non di muscoli doloranti e sudore.

L’esperienza è vita trasformata che si dà solo quando «rischiamo» la vita. Può infatti accadere di osservare precetti senza mai fare esperienza di Dio; andare in vacanza senza fare esperienza della natura; a una mostra senza fare esperienza della bellezza; avere relazioni senza fare esperienza dell’amore.

       «Che cosa è l’amore? Il bisogno di uscire da se stessi» scriveva Baudelaire,

e lo si può dire di ogni vera esperienza: lavoro, passioni, vocazione, talenti, bellezza, sofferenze e... romanzi.

 

             Sì, avete letto bene. Me lo ha ricordato una scrittrice di cui amo soprattutto i racconti e di cui ho letto la prima recentissima biografia italiana: Flannery O’Connor: vita, opere, incontri di Fernanda Rossini.

In una conferenza, l’autrice americana morta troppo giovane di lupus, dice: «Chi è senza speranza non solo non scrive romanzi ma, quel che più conta, non legge. Non ferma a lungo lo sguardo su nulla, perché gliene manca il coraggio. Il miglior modo per piombare nella disperazione è rifiutare ogni tipo di esperienza, e il romanzo è senz’altro un modo di fare esperienza».

Chi non fa esperienza cade nella disperazione, oggi soprattutto i giovani, per un rapporto

con la realtà sempre meno «mediato» da adulti che assolvano al compito di introdurre alla realtà (cioè educare) i nuovi, e sempre più «mediatico», cioè passivo, individualistico, consumistico.

 

Ma l’esperto (spesso ridotto a «competente») non è semplicemente colui che «prova» (si può «provare» una cosa mille volte e non «saperne» nulla) ma colui che sceglie di «mettersi alla prova» (per chi e cosa vivi?), egli diventa parte dell’esperimento: prova e ne esce provato. L’inesperto non ferma lo sguardo e il cuore su nulla e nessuno, sfiora e passa oltre, come quando cambiamo canale o «scrolliamo» immagini sui social, all’infinito... Ma l’accumulo di immagini ed emozioni è un infinito che non soddisfa mai perché ci rende passivi, invece l’infinito di cui abbiamo bisogno ci fa visita e diventa parte della nostra vita, quando impegniamo la nostra libertà: chi «rischia» in un amore, in un lavoro, in un ideale, in un progetto, in un’amicizia, nelle righe di un romanzo (la lettura - è ormai dimostrato - è «attiva» più che mai: «questo libro mi ha cambiato»)... fa esperienza. Vive la vita, cioè se la gode.

Scienza e letteratura, nel fermare il nostro sguardo sulle cose, ce ne fanno «fare esperienza», come api che raccolgono il polline della realtà per farne miele. Per essere vivi non basta «provare» nel senso di «assaggiare», ma bisogna «mettersi alla prova» e «uscirne provati». Gli «esperti della vita», come Galileo e O’Connor, lo fanno «lasciandoci la pelle». E per questo sono ancora vivi .                                                                                                                           .                                                                 

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DIO  UNIVERSO   UOMO    TOTEM   RELIGIONI   LUNA   RAGIONE

                                                S C E L T E

DIO definire l' indefinito - sapere chi ama - riprodurne gli effetti o l' assenza - spersonificare -

 

UNIVERSO uno o molteplici -  rivelabile tramite effetti diretti e indiretti - navigabile o no

 

UOMO prodotto d' evoluzione o creazione-capace di imitare e quindi riprodurre e replicare  

 

TOTEM  oggetto simbolico che evoca la spiegazione dell' esistente tra energie e materia

 

RELIGIONI schematizzazione mnemonica e rituale di verità nascoste

 

LUNA corpo celeste sospeso nel tessuto del cosmo e ancorato alla terra

 

RAGIONE strumento mentale basato su regole di norma e collegamento fra soggetto e oggetto

                                               

S C E L T E per ognuna delle cose su esposte e definite . . . . . 

​

Dio c' è, non c' è, l' Universo è unico o molteplice, iniziato o eterno  . . . . 

l' uomo sta meglio in gerarchie o in uguaglianze, è diverso nel simile o simile nel diverso . . . . 

il totem usa l' arte per spiegare o invita la mente a superarsi . . . 

è meglio la religione dogmatica e non discutibile o il suo opposto, cioè la non religione, la religione confutabile, la religione applicata  . . . . .

sulla luna siamo veramente arrivati o è stato un inganno ben orchestrato ?

l' ancoraggio alla ragione da cosa può venire superato se si prova a farlo ?

è bene scegliere o permettere di scegliere o far fare le scelte a delegati o non scegliere ma solo accettare?

laureato nel 1977 in biologia, evoluzionista per educazione e autoconvinzione, critico dei creazionisti perchè troppo limitrofi alla dipendenza da una chiesa dogmatica e tradizionalista ( quanti -ISMI! perbacco ! ) non mi sarei aspettato ( ma è così ) di ritrovarmi nelle schiere dai fedeli ( simpatizzanti) di monsignor Vigano' , sospettoso oggi, oltremodo della completezza e indiscutibilità della teoria darwiniana per lo meno per quanto riguarda la specie umana, e più propenso al pensare a un progetto pilotato che ha portato all' Homo sapiens e adesso ad un uomo che potrebbe trasformarsi fino allo " sposalizio " con le macchine pensanti . . ah ah la vita è assai misteriosa nella sua mutevolezza !

a44 anni dalla laurea

e dopo 40 anni di lavoro

direi che è l' ora

di vederci chiaro

o comunque

di riproporre

un esame delle propria

coscienza

e della propria

essenza

impara a capire qual e' il tuo posto piu' credibile fra quelli assegnati dalla natura e dalla educazione, dallo stato di salute e dalla età e quali siano gli  interessi profondi, non quelli indotti o di moda . . . . . . 

e - so -rci -smo - global
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se ne andrà, il virus all' improvviso se ne andrà e tutti a bocca aperta lascerà, perchè non sapranno quel che si dirà . . . . . quel che si potrà dire è che tornerà, cammuffato in opportunità e nuovo vaccino servirà, ma non basterà finchè chiaro non sarà, che così la NATURA non fa, qui c' è lo zampin dell' uomo stolto che crede di sapere quanta cultura ha svolto, una cultura enciclopedica, ma utile solo a rimpinguar le borse, mentre la gente soffre . . . se ne andrà all' improvviso sostituito da un grande sorriso, ciao COVID della malora torna nel laboratorio allora, infetta solo chi responsabile s' è reso, di giocar con le molecole e che ha offeso, offeso il diritto di ogni umano di godere dei doni a piena mano . . . che vengano e producano successo tutti coloro perseguitati adesso, che possano suggerire nuove speranze e possano svuotare chi troppo piene ha le panze !!!!

È stata dura da sopportare la fuga del papà dalla famiglia, tanto più che era anche parroco.

Thomas Hobbes (05.04.1588 - 04.12.1679), ancora piccolino, si ritrovò sotto la custodia del fratello più grande, Francis.

Eppure è poi vissuto fino a 91 anni

e ha avuto la possibilità di studiare e arricchirsi di idee,di filosofia,di geometria ,economia,ecc..Crude le sue frasi sulla

nostra natura umana : "ogni uomo è lupo per l'altro uomo" - "Sulla terra la guerra è di tutti contro tutti". È proprio vero

che siamo così egoisti e così fatti male ? Certo che nel libro sesto della Genesi ci viene detto che Dio ,prima di utilizzare

il diluvio,vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni loro desiderio non era altro che male,

sempre. Allora si penti' di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò nel suo cuore". Noe' era giusto e si salvò

con la sua famiglia,gli altri affogarono con la loro malvagità. Non è che Thomas avesse proprio fiducia nella forza

della religione,eppure era stato tanto amico di Padre Marino Mersenne, grande uomo colto e di fede .

Tutto è stato scritto pensando alla Quaresima ,che comincia domani. È vero siamo peccatori, siamo stati nel passato

e lo saremo sempre. Ecco che Dio, che ci ama, vedendo il mondo come dice Thomas, non ha più mandato il diluvio,

ma ci ha messo la faccia ed è sceso tra noi.

La quaresima ci porterà alla passione e morte di Gesù. Siamo invitati

alla fiducia, alla penitenza,alla preghiera.

Poi ci sarà la risurrezione, la nostra salvezza. Sono tutte meraviglie, ma è necessaria anche la nostra buona volontà,

l'impegno di tutte le nostre forze .

fa male come essere sequestrati attendendo il pagamento del riscatto: da una parte i sequestratori, dall' altra le forze dell' ordine a gestire la transazione, il malloppo da pagare o no, le notizie da filtrare, la resistenza dei sequestrati, gli sbagli e gli arresti . . un clima così che mi ricorda quando la ' ndrangheta o la anonima sarda s' era inventata quella fonte di reddito . . . poi ricordo anche il periodo delle Brigate degli attentati, delle stragi nei treni . . . e anche il periodo della lotta alla mafia, degli omicidi eccellenti, delle sparizioni e adesso 'sto virus che impazza e muta, che scatena l' inimicizia fra le persone che cercano di uscirne attaccandosi alle soluzioni di Stato o rifiutandole . . . . . provo la netta sensazione che le vere soluzioni o la vera decifrazione di questa realtà non sono ancora scritte ed evidenti, ma c' è molto rumore di fondo . . allora i casi sono due: o è l' ennesima prova per l' umanità, o finirà tra un po' con uno strascico di conseguenze inevitabili, qualsiasi sia la soluzione proposta, proprio come per i sequestri, le stragi, la mafia . . . . io, per conto mio, faccio auguri a tutti : ai fideisti dei vaccini perchè si pentino un po' della fiducia cieca che ripongono sugli intrugli tecnologici per la salute doc, per gli insofferenti delle metodologie imposte, perchè si rasserenino e cerchino vie più proficue dell' opposizione irata, anche se la ritengo sacrosanta e utile al confronto dirimente, per tutti coloro che hanno avuto la vita devastata e andranno verso la perdita di ogni speranza ( niente a che vedere col ministro ), per il virus che si metta a disposizione delle leggi di NATURA e non dei laboratori di manipolazione genetica e militare e infine di tutto il genere umano, di tutto l' ambiente, perchè possa essere testimone di una riuscita epocale che non passi per le bombe atomiche, per i genocidi, per la distruzione globale, magari anche un po' meritata . . . . . . e infine per il giudizio che separi chi ha mal operato da chi ha molto creduto e rispettato la vita e il prossimo col migliore intento consigliato dalle religioni: il rispetto, la devozione e il soccorso amoroso e sincero . . ma ho la forte sensazione che il sentimento di sfruttamento, dissoluzione e sopraffazione è ancora molto fra NOI !

"DIO che ci ama ....."     allora chi è che ci incasina? siamo noi stessi, i ribelli della creazione ? siamo sicuri che tendiamo a farci del male invece che cercare il meglio in ossequio alle cose buone per tutti ? Perchè DIO dopo averci fatti, ci condiziona al punto che arrivi a distruggerci in massa, pentito di averci creati, di essersi fatto sfuggire di mano ciò che ha escogitato, creandoci  . . . . (?)  tutte queste domande mi dirigono verso il sospetto che un DIO non c' è, non c' è mai stato e non ci sarà, ma l' uomo è una presenza nel creato che gareggia con le altre forme di vita per prevalere o per soccombere definitivamente . . . .  no anche questo è poco più che semplicistico  . . . . . DIO c' è ma i suoi scopi non sono gli stessi nostri e NOI siamo affetti da una componente distruttiva, un " controDio" che ci spinge e ci trascina verso brevi godimenti e immense pene . . . . . . . che si fa? Ci caliamo nello sfruttamento intensivo, nelle bugie, nell' eterno carnevale che precede la pestilenza o stiamo in attesa vigile su una torre di guardia, proteggendo quel po' che possediamo ancora e consigliando con retta modalità tutti coloro che riteniamo fratelli di nascita ed esperienza ?

NON LO SO, credimi, non lo so ancora o forse non lo sapro' mai e quando non ci sarò più, perchè non ci sarò più! . .    devo lasciare un qualcosa di me che sia utile a chi resta per fargli da bussola e da consolazione, in quanto io amo tutte le creature anche quando le temo o le contrasto o non le noto più di tanto, come tanti fanno con me  . . . . . .  io ho in tasca molte bussole, datemi a pagamento o gratis da altri come me, altri illustri o solo diversi, potenti o deboli, simpatici o intrattabili e le uso o le ho usate con vari e contrastanti èsiti . . .  sono ancora buone e funzionanti, ma non indicano DIO, indicano energie attrattive verso una polarità . . . .    è la ricerca in sè che è il surrogato di DIO e che costituisce un potente mezzo per procedere nella notte, nella nebbia, nel bruciante sole del deserto, nel pericolo della tempesta, nella quiete inquietante della stagnazione, nella strada che smarrisce la via, nel dolore che a tutto ciò fa compagnia, nella minaccia e nella bisboccia, nella fossa e nella roccia sotto la cima inarrivabile e fiera, da solo o in schiera . . . . . . . .  grazie NATURA, grazie misterioso DIO di ciò che m' hai consegnato per restituirtelo, ma senza contrazione e soffocamento di DEBITO . . . .  bensì come elemento di credito . . . . . .    nell' opera di costruzione insieme a tutti gli altri esseri umani, siamo in fase demolitoria, ma so, ne son quasi certo, anzi no voglio esserne certo che facendo la mia parte meglio che posso tutta l' incertezza e la paura mi scrollerò di DOSSO !!!! 

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40 giorni  40 anni  quarantena  40 carte

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40 deve essere un numero importante . . . . . . . perchè?

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  cinque settimane più 5 giorni

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  • Condivisione

  • Apertura

  • Decentralizzazione

  • Libero accesso alle tecnologie informatiche

  • Miglioramento del mondo

  • L'accesso ai computer - e a tutto ciò che potrebbe insegnare qualcosa su come funziona il mondo - dev'essere assolutamente illimitato e completo. Dare sempre precedenza all'imperativo "Hands on!" ("metterci su le mani!"; si intende un approccio empirico e curioso verso i problemi, sperimentando e apprendendo dal sistema che si sta studiando)

  • Dubitare dell'autorità. Promuovere il decentramento.

  • Gli hacker dovranno essere giudicati per il loro operato, e non sulla base di falsi criteri quali ceto, età, razza, sesso o posizione sociale.

  • Con un computer puoi creare arte.

  • ​I computer possono cambiare la vita in meglio.

codice etico degli hackers

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in ogni realizzazione, in ogni comportamento, in ogni usanza, in ogni decisione, aleggia il " fantasma " dell' ETICA, cioè di una serie argomentata e definita, poi scritta e fatta osservare con più o meno elasticità, di norme e descrizioni con potere di imposizione controllata e verificata ogni volta che viene chiamata in causa . . . . . . . .

essa nasce da eventi, da interazioni, da racconti, da esperienze e da opportunità su cui converge il pensiero di tutti o meglio della maggioranza fra i tutti oppure di una minoranza riconosciuta come capace di sintetizzare le migliori cose nel campo della scrittura di una ETICA.

quindi anche nella organizzazione economica, sanitaria, tecnologica e interpersonale occorre far ricorso a linee guida di tipo ETICO, ecco perchè l' ho definita " FANTASMA" cioè apparenza fugace e discontinua, potenzialmente indecifrabile e forse anche pericolosa, oppure il suo contrario: salvifica, riappacificante, elevante, sicura e condivisa . . . . . . . . . . .

nel campo di vita in cui siamo tutti entrati in questi tempi, vedo l' Etica molto più fantasma del solito, o meglio, molto più nominata ma senza essere vista con sicura oggettività . . . . . 

Eppure ce n' è bisogno, un estremo bisogno, quando si assiste a mistificazioni continue di ciò che accade, come c'è bisogno di limpide e acute personalità che fanno ricorso ad essa e la descrivono con inconfutabile chiarezza.

Come parimenti si assiste, spesso impotenti al suo dileggio in quanto citata a scusa e poi NON praticata coerentemente o come si dice con due pesi e due misure, in genere legate a chi le formula avvantaggiato dal potere personale o dall' essere mandato ad agire da quelli che il potere lo dentengono saldamente e continuativamente . . . . . . . 

      1      Sta' attento: la tua sicurezza, la sicurezza degli altri e la sicurezza di chiunque tu stia hackerando non dovrebbero mai essere compromesse.

​

  1. 2       Sii sottile: non lasciare alcuna prova che tu sia mai stato lì.

  2. ​

  3. 3       Lascia le cose come le hai trovate, o meglio.

  4. ​

  5. 4       Se trovi qualcosa di rotto, chiama F-IXIT [il numero interno per segnalare problemi alle infrastrutture].

  6. ​

  7. 5       Non lasciare danni.

  8. ​

  9. 6       Non rubare nulla.

  10. ​

  11. 7       La forza bruta è l'ultima risorsa degli incompetenti.

  12. ​

  13. 8       Non hackerare sotto l'effetto di alcool o droghe.

  14. ​

  15. 9       Non far cadere oggetti (da un edificio) senza personale di terra.

  16. ​

  17. 10      Non hackerare da solo.

  18. ​

  19. 11       Sopra ogni cosa, fa' uso del tuo buon senso.»

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finchè ragiono il mio confine è l' UNIVERSO in cui sto

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