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 se qualcosa è gratis il prodotto sei tu

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                 quando pensi alla libertà, dopo il solito pensiero, è far quello che si vuole, emerge

                 faticosamente il secondo pensiero: è concordare con l' altro quello che si vuole . . .

                 già meglio . .  ma poi si fa strada anche il terzo pensiero: la libertà è liberare l' anima

                 supponendo la sua esistenza in ognuno di noi, allora liberare e liberarsi diventa

                 essere consapevoli dello stesso destino e non rimpiangere di affrontarlo 

                 e di condividerlo . . . .  ma troppi fatti e troppe chiacchiere, smentiscono

                 la realizzabilità della libertà così pensata . .  per cui la definizione di essa

                 resta ancora rendersi conto dalla sua mancanza di cosa sia e di cosa si perda

                 se ce la tolgono. . . . . poi c' è la cosa più grave: non accorgersi  d' averla persa.

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la VERITA' : cosa è?  Gesù diceva : " io sono la via, la verità e la vita " " chi crede in me anche se morto vivrà e chi confida in me non morirà in eterno "    . .  che dite: ha risposto ? o semplicemente ha proposto ? 

      la VERITA'  è l' essenza di quello che chiamiamo VERO, REALE DIMOSTRABILE, UNIVERSALMENTE CONDIVISO E ACCETTATO . .  ma un pesce spada, che anche lui VIVE, cosa pensa della Verità ?  No, non ci pensa, la vive in quanto istinto e comportamento condizionato dalla sua eredità . . . .  noi invece la cerchiamo, a volte incessantemente e su bagliori improvvisi di consapevolezza e incontro di essa, la fermiamo e definiamo. a volte la rendiamo DOGMA e così ecco fatto, svanisce nella contraddizione di se stessa e chissà in cosa si trasforma . . . . . 

    riparte la ricerca e l' adesione ad una folta schiera che si mette daccordo su libertà, vita, verità e legge universale, per poi fare in modo di infrangerla o di  cammuffarla . . . . . . .

io per il momento elaboro e consegno qui un simbolo grafico che riassume e dichiara l' anelito a possedere queste tensioni verso il meglio della condizione umana quella siglata dal vero e dal libero.

        

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la croce, una dimensione di elevazione incrociata con una dimensione di apertura, ma per stare su di essa sono necessari i CHIODI  e un appoggio,

poi deposta per terra o rovesciata, con corde e scorrimenti trascinata o fissata . . . . . . . . la croce è la condizione dell' uomo.  

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a gennaio vedo lungo e lo insegno, a febbraio mi riposo e godo, a marzo mi preparo a sferrar colpi, ad aprile mi spezzo ma non mi piego, a maggio la rivincita, a giugno contemplo i miei successi, a luglio non mi frena nessuno, ad agosto mi metto al sole e m' abbronzo, a settembre mi invento qualcosa d' originale, a ottobre rastrello i proventi della mia invenzione, a novembre racconto quel che ho fatto, a dicembre entro nel meritato letargo ! 
belle riflessioni !!!!!

Socrate e la morte:

“E’ l’ora di andare, io a morire e voi a vivere.

Chi di noi vada verso il destino migliore è oscuro a tutti, fuorché a Dio.

 Morire, infatti, può essere solo una di queste due cose:

o l’insensibilità completa del nulla, come un profondissimo sonno ristoratore, senza fine; o la migrazione dell’anima dalla terra in un altro mondo, retto

dalle supreme leggi della giustizia universale.

In ogni caso non mi fa paura, perché una grande verità

mi conforta: nessun male può essere fatto all’uomo giusto.

Il giusto non può patire nulla di male, né in vita, né in morte. Non in vita, perché gli altri possono ucciderlo

ma non alterarne l’armonia interiore.

Non dopo la morte perché, se c’è un al di là,

egli avrà il suo premio”. (Cit.)

è il momento di riallacciare il mio DNA a quello di mio padre e di mia madre . . . . . . .

mio padre era integro e coerente, era benigno e modesto, era avveduto e prudente, era colloquiale e paziente, era abituato a rendere vita la norma evangelica del fai del bene e ti tornerà il bene anche se perderai fama, successo, visibilità e ossequio . . . .  la mamma era molto sviluppata linguisticamente, impaziente, determinata, aggressiva ma nel ordinare il bene e la propria proposizione, come consigliava ovviamente a me, perché mi vedeva indeciso, timido e troppo variabile . . . . . . .  io ho le caratteristiche di mio padre e certi trucchi motori di mia madre ce li avevo e in parte ce li ho, mi hanno aiutato, ma anche confinato, mi hanno spinto, ma anche limitato, mi hanno fatto spesso rimuovere le cose e i desideri, i rischi e gli azzardi, ma mi hanno anche controllato, preservato e sensibilizzato . . . . . .  e sono ora qui in accordo con loro che non ci sono più come corpi, ma ci sono eccome come spiriti, magari anche assistenti  . . . . . .   ( continua )  . . . . . . .

cambiare ogni tanto argomento NO? e dai ci sarà pure qualcos' altro oltre vaccino, coronavirus, mascherina, distanziamento, terapia intensiva, . . . . . pandemia . . . . vattelapesca . . . . . . . .

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comincio io: . . . parlare con i segnali di fumo, lo ammetto è cosa affascinante ma antica e scomoda, ma un telefonino di prima generazione è ancora adeguato, . . . . regalare ai bambini i pupazzetti dell' esselunga è invece gratificante per la gioia che leggi nei loro occhi, una lente deforma una realtà ormai poco comprensibile, quindi deformando imparo meglio . . . . la penna è ancora utile per disegni, per schemi da approntare, per sottolineature, ma l' uso più divertente è la cannuccia per tirare chicchi di riso . . . . . il righello che mi aiuta a tracciare linee rette mi sta diventando assai utile, viste le contorte cose con cui oggi ho a che fare . . . . . . e infine un pensiero: guardare l' abisso m' aiuta a misurare meglio il posto in cui sto . . . . . . saluti cari da mario il casettari!

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"la Scarzuola " 

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via d' iniziazione

se sei contento di te

di quel che ti succede

non ti serve la Scarzuola

La Scarzuola è per spiriti inquieti

e per scommettitori

essa ti accoglie

tra un sorriso e un ghigno

ti culla 

ma ti spaventa anche

ti fonde col verde e col cielo

ti suscita domande,

La Scarzuola di Buzzi Tomaso

sta lì per sempre

ma potrebbe sparire in un botto

in un crollo

in attimi di dissoluzione

e di buio

ma proprio in quel momento 

capiresti ancor meglio

il destino è scritto

nella dissoluzione

la pietra

più longeva di te

aspetta

che, rinato,

la modelli e la posi

una sull' altra

per ridar forma e misura

all' eterno mistero

di cui sei l' interprete sommo !

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castello-fortezza

Alcazar di Segovia

LA NATURA

si vendica

nel modo migliore, sostituisce

i presuntuosi :

un virus è presuntuoso

quando uccide l' ospite,

un politico è presuntuoso

quando crede che i sottoposti siano

degli stupidi rispetto a lui, un banchiere è presuntuoso quando crede che il possesso di denaro sia

più importante

del possesso di cultura,

un medico è presuntuoso quando ritiene di curare pazienti non persone,

un poeta è presuntuoso quando si atteggia a poeta, un artista, un architetto,

un attore sono presuntuosi quando credono che imitare la natura sia un' idea brevettabile . . . . . .

io sono presuntuoso

quando antepongo

la mia salvezza

alla salvezza

di tutto il mondo

voi siete presuntuosi

quando tentate

di suddividere

l' umanità

in quella che vi da' retta rispetto a quella

che non v' ascolta

o non vi da ragione!

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No, non ci sto bene in questo mondo, sarà l' età, sarà l' aria che tira e le scelte che si fanno, sarà il virus che passa fra tutti, ricchi e poveri, donne e bambini, anziani e vecchi che rischiano la morte e soprattutto combattenti in due sponde: quella ( la schiera )  dei rimedi ufficiali e quella degli scontenti sospettosi che ancora una volta il ricco e il potente, l' organizzato e il benpensante abbia la meglio su tutti gli altri, su coloro che sono senza-potere, sugli esaltati e i ribelli, sui bastian contrari e i frustrati, sulla massa che ignora  ma pretende di essere tenuta in considerazione, quindi gioca il tutto per tutto sfidando elites e gregge . . . . . No ci sto un pochetto male, pur essendo abbastanza al coperto e al sicuro . . . .  ma la motivazione per scegliere non mi arriva, le analisi mentali che faccio, i confronti a cui mi espongo, i documenti che confronto e seguo, non mi danno ancora una motivazione certa . . . .  e poi c' è il problema di chi ha ragione:  
  HA RAGIONE IL VIRUS, HA RAGIONE IL VISIBILE DI SUCCESSO, HA RAGIONE IL GIORNALE ORGANIZZATISSIMO, HA RAGIONE IL PERBENE AL GOVERNO, HA RAGIONE L' ENTE SUPERIORE FOSSE BANCA O PARLAMENTO, FOSSE MAGNATE O MEDICO ILLUSTRE . . . . . . . NON HA RAGIONE L' ESAGERATO, L' INVASATO, IL SOSPETTOSO, L' ESOTERISTA, L' INCAZZATO, IL BUGIARDO, IL PAUROSO, IL PACIOCCONE E . . . . . . . . . . . . .
è COSì O è IL CONTRARIO ?       insomma io cammino col cane e me lo chiedo, mentre do un euro, poco più, ad una giovane seduta per terra appoggiata ad un muro col cappellino davanti a sè per la carità e un cartello che spiega perche si trovi lì al freddo, sola, intabarrata e capace solo di ricambiare con un semplice GRAZIE . .  ecco lei ha RAGIONE, ma nessuno veramente gliela da' . . . . . . ma lei ha ragioni da vendere . .  perchè non può vivere meglio, perchè rischia disaffetti e angherie o peggio l' indifferenza della gente ? . .  lo so, può chiedere la carità qui in una città organizzata che sta bene perchè si lavora, si usa tecnologia per riscaldarsi, mangiare, divertirsi e incontrarsi, ma LEI STA COMUNQUE MALE (io al suo posto starei male ) . . . . . .   lei è l' abbandonata, magari qualche talento ce l' ha . .  ma chi se ne accorge, magari e ridotta a stare li perchè sfruttata, perchè non amata, perchè ha fatto errori irreparabili o semplicemente perchè è arrivata qua da chissà dove per tentare la fortuna . . . . . . .  e mi arrovella il tarlo del è giusto o sbagliato, è inevitabile o migliorabile questo vivere tra dolore e abbandono con gioie rare e legate al soddisfacimento dello stomaco e dei sensi, al minimale rispetto che natura umana dovrebbe ottenere senza sforzo e senza  clausole . . . . . .  poi invece ci sono i MARADONA che pur avendo vissuto al limite di tutto e del suo contrario ( il niente ) si sono guadagnati tanta autorevolezza e ossequio che addirittura allo star male improvviso si sono attivate 9 ambulanze e un elicottero  . . . . . poi c' è una Ella Fitzgerald e un Toots Thielemans che incantano ancor oggi che sono morti e strappano uno spontaneo applauso d' ammirazione . .  e poi grandi professionisti, grandi meccanici, grandi registi . . .  . grandi donne manager ecc . . . .   in una parola l' ELITE umana  . . . a cui noi sottoposti comuni facciamo sempre riferimento e tentiamo una ombra d' imitazione . . . .   è giusto o no che le elites ci guidino?  E giusto o no perdonarne gli errori o le dipendenze, i punti deboli e i " peccati " che ad altri tra noi non sono perdonati, rei di non aver talento e riconoscibilità da far pesare sulla bilancia del diritto . . . . .  (?) . . . .   NO SECONDO ME NON E' GIUSTO perchè non sappiamo come uscirà dall' anonimato all' elite chiunque . . . . non sappiamo veramente perchè obbedire senza criticare, perchè chi si dichiara difensore del popolo poi gli vada contro all' atto pratico . . . .     Gassmann . .  Romano e gente di questo genere che si colora di una patina autoritaria dicendosi appartenente e difenditrice del popolino . . . . 
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  per adesso mi fermo qui senza aver trovato motivazione, l' unica cosa che mi tengo stretta è la capacità di parlare e pensare, di togliermi lo sfizio d' essere il più possibile rispettoso e onesto e conscio di non rappresentare niente che possa spendere nel partecipare alla gara per la formazione della prossima elite . . . .  mi fermo qui e do alla consultazione quotidiana del computer la capacità di creare nella mente spunti e assemblaggi, decisioni e dubbi, sospetti e verifiche, incontri informali e no . . . .  e tanto altro  . . . . 
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Cosimo, pensa e poi scrive. Garanzie per quel che afferma ? Nessuna, solo la sua vita e la sua coscienza, che poi spesso prende a prestito da altri, ben più esperti, titolati e magari imperversanti in rete, a cui lui si ispira e cerca di sintonizzare con se stesso o con quello che crede di essere e di aver raggiunto nel processo discontinuo, mai finito e spesso rivedibile,  dei suoi mezzi razionali, emotivi, sentimentali e di intuizione creativa e a volte immaginativa  . . . . . . . 

dal tewto del libro:

" cos' è la coscienza ? E'  il pensiero che reagisce, il pensiero che si forma e si plasma, magari anche nei sogni della notte e che poi viene incastonato nella propria memoria vicina e lontana e che fondamentalmente ti provoca una reazione di approvazione o di rigetto, di confronto e di sistemazione stabile e convinta. La propria coscienza è quella permeabile alla coscenza di un altro di cui ti fidi o che scegli o che ami o che desideri conoscere . . . . . ma anche del suo contrario, la coscienza di colui che trama, che, intelligente e spregiudicato, ti ignora o ti manipola, ti condiziona e ti sfida.

La tua risposta, le tue convinzioni,  i tuoi rigurgiti di rifiuto o di opposizione, fanno parte della coscienza e dell' ispiratore dei discorsi, della motivazione delle scelte e della voglia di interazione o di sosta, fino alla sofferenza del non accettarsi più.......

Allora perchè quel titolo " VA DOVE TI PORTA LA COSCIENZA " ?

non è per fare il verso al ben più noto " va dove ti porta il cuore ", ma per dire la propria su quello che ti muove il pensiero, l' azione, la voglia, la perplessità e la decisione e per domandarsi quanta ne rimane ancora, quindi LA COSCIENZA è quella qualità che, se ti guida, ti attiva e ti motiva, può essere affidabile e fonte di proseguimento, fosse anche di sbaglio, ma sbaglio, seguendo se stesso e non scimmiottando altri o ossequiando con l' obbedienza non convinta, i dictat provenienti da fuori  . . . . . . 

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nel buio
io so

nel buio io so, che c' è la strada

sotto un cielo pieno di stelle limpide e tremolanti io so

mentre cade un sasso infuocato e si dissolve in un attimo

io so

ho intravisto bagliori fugaci di verità

ho apprezzato il calore di una mano amica

e la distanza di uno sguardo indifferente

pieno di sè, rivolto all' indietro

ad ammirarsi, a celebrarsi

a rigettare lo sguardo richiedente di un cosiddetto " inferiore "

io non ho sempre saputo

spesso mi son fidato di un genitore o di un amico temporaneo,

e spesso ho avuto riscontri, altri bagliori tenui di verità fugaci,

qualche lacerante esperienza che lascia il segno,

qualche dolce benevola carezza, sincera dolcezza,

non ho sempre saputo, ma ho imparato

ringrazio di avermelo concesso potenza Divina

anche se ti ho sottovalutato, anche negato, accomodato al meglio per me

senza argomenti ma solo speranze e aspettative

mai riscontrate con lunga permanenza,

ora credo che io so nonostante il buio

nonostante l' infrangersi di onde inquiete o garrule,

di risa accattivanti e false

di ruvidezze e scontri, di sopportazioni nervose,

io so che DIO torna anche se era  . . . . . morto per qualcuno di noi

la Natura lentamente lavora, ma non si ferma per un granello negli ingranaggi

sono le costruzioni dei dotti, degli arrivati, dei ricchi, degli apatici d' amore

che si stanno infrangendo e s' incartano

perchè non contengono neanche un granello del DIO che salva

per sua volontà

SO che non sapevo, SO che sapro', SO che dietro la curva

sarà comunque bello immaginare il panorama

anche se al BUIO!

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