le canzoni del mattino
20 settembre 2018 Dolce stella mia - Ron
mi succede che mi sveglio la mattina, con una canzone in testa, arrivata spesso per caso o perchè l' ho riascoltata da poco ( per esempio i giorni precedenti . . . . . . .)
21 settembre 2018 Piccoli Giganti - Matia Bazar
con Laura Valente
30 settembre 2018 Un soldino nel Juke Box - Gene Pitney
22 settembre 2018 Life on Mars - David Bowie
Io vorrei amarti di più,
ma chissà se esiste di più
tu sei vissuta in mille canzoni
mille emozioni, mille non so
E son qui a parlare ancora di te
come fossi pioggia fresca per me,
pioggia di maggio, limpida luce
per sempre amore insieme a te
Come stai dolce stella mia
quanto tempo ti ho lasciata sola sulla scia
ti ho conosciuta mentre il giorno andava via
e sei arrivata tu splendida armonia
Quanta volontà dolce stella mia per restare qui vicino a me, la mia pazzia,
mi hai sopportato con la tua dignità
io mi vergogno un po' ma adesso tu sei mia,
sei mia Io vorrei tenerti così nuda
sul mio petto così senza staccarmi,
senza ferirti per sempre amore,
sempre così
Come stai dolce stella mia
quante volte ti ho lasciata sola sulla scia
io mi agitavo e non vedevo la ferita
che ogni volta si riapriva
quando me ne andavo via
sì me ne andavo via e non tornavo più
fino a quando il cuore mi scoppiava
di malinconia e tu in silenzio mi abbracciavi amica mia
io mi vergogno un po' ma adesso tu sei mia, adesso tu sei mia . . . .
05 ottobre 2018 Arrivederci Roma - Renato Rascel
06 ottobre 2018 Arriverà - Modà feat Emma Marrone
10 ottobre 2018 cuccurruccuccù Paloma - Franco Battiato - Albert Hammond - It Never Rains In Southern California
24 ottobre 2018 tutti qui - Claudio Baglioni
29 ottobre 2018 Marco Armani - Tu dimmi un cuore ce l'hai -
01 novembre 2018 De Gregori-De Andrè-Fossati - questi posti davanti al mare
03 novembre 2018 AUDIO 2 - sono le venti
ho già una raccolta di " canzoni del mattino " già messa in una compilazione che ho postato in youtube
( ma me l' hanno bloccata per ragioni di diritto d' autore )
ho comunque il CD che le contiene e sono queste ( una più bella e inaspettata dell' altra . . .)
04 novembre 2018 Luca Barbarossa - portami a ballare
05 novembre 2018 Enrico Ruggeri - Mistero
05 novembre 2018 Roberto Vecchioni - El Bandolero stanco
07 novembre 2018 Albano e Romina - ci sarà
09 novembre 2018 Francesco Guccini - Roberto Vecchioni : Ti insegnerò a volare
che sta succedendo? Per un tipo come me, che ha sempre suonato, ascoltato e cantato, svegliarsi sempre con una canzone in testa è normale, quello che però mi meraviglia e che prima non mi succedeva, ora sì, perchè ? Credo che la mia testa razionale, emotiva e mnemonica è un po' diversa da quella del passato, di cui ho perso qualche caratteristica e ne sto acquistando qualche altra. Per esempio ogni mattina la mia considerazione su come son fatto, come vivo, cosa rivedere, sta cambiando, perchè, la mattina avverto molto i miei difetti, rivedo le mie azioni passate, le mie decisioni, le mie prestazioni, professionali e emotive, creative e abitudinarie e ne avverto errori, inadeguatezze, tentennamenti e impetuose scelte . . . ma sempre nel difetto e quindi mi motivo, passando la giornata, a fare qualcosa di nuovo o se non altro con una consapevolezza diversa e mi nutro di esempi soprattutto desunti dal mondo del computer, la canzoni del mattino, si inseriscono come moniti, rivisitazioni e aperture positive in uno scenario che almeno di mattina al risveglio non è a me favorevole ed è viziato da senso di smarrimento e depressione leggera, un po' come se dovessi trasferirmi altrove e quindi in quello stato umorale che precede il trasloco, che è un misto di stanchezza, paura, speranza, scommessa e accettazione in percentuali variabili . . . . . . . .nel considerare il proprio futuro prossimo!
10 novembre - gli anni - Max Pezzali
11 novembre - don't get me wrong - Pretenders
Chrissie Hynde
12 novembre - Preghiera - Mia Martini
14 novembre - Ehi ci stai - Goran Kuzminac
03 dicembre - las Ketchup - Asereje
04 dicembre - Carina - Fred Buscaglione
13 dicembre 2018
ebbene sì, la mattina, al risveglio, mi va già bene se nella mente mi frulla una canzone, perchè in genere invece, pensando a me e alla mia odierna vita, il pensiero si sofferma sulla percezione, attraverso sintomi o sensazioni, dello stato di salute e della paura della malattia, specie quella irreparabile e silente ma operante nell' ombra . . . . poi penso ai miei contatti emotivo-sentimentali o al loro contrario, e poi apro un tribunale, personale, e giudico me, la mia età, le esperienze di cui mi sovvengo, le cose da fare in giornata, il poco entusiasmo che segue questi pensieri, la iniziativa ridotta, la impossibilità che solo l' altro ieri era invece capacità, il confronto insostenibile con altri più bravi, più ricchi, più sociali, più ammirati e anche con quelli invece più sfortunati, più abbandonati, più scoraggiati di me e dopo tutto ciò, ecco che mi concentro sull' essenziale, le cose da fare in giornata, immancabili le sedute qui davanti al computer dove ancora posso sognare scenari, proporre pensieri, incontrare gente, prendere idee, smontare illusioni, costruire intuitivamente la mia proposta e la mia vena creativa, seppure drasticamente inferiore a quella di tante celebrità presenti in rete . . . . . e allora ascolto . . che so, Matteo Flora un giovane talentuoso e dalla mente determinata e aggiornata, mi rivolgo ai residui di una sacralità che oggi ho messo ampiamente in crisi, attendo incontri reali, risolvo piccoli problemi contingenti e poco esaltanti, ma, soprattutto cerco di STARE IN ME, di ridarmi un po' valore, di trascinare eventualmente in una scia di gioia chi si fida ancora un po' della mia umanità . . . . . . .
PINO DONAGGIO MATTEO FLORA ISAAC ASIMOV NAT KING COLE -
The Very Best Of (Not Now Music) [Full Album
regole significative: evitare gli eccessi, controllare la paura, la tristezza, la demotivazione per evitare che diventino inarrestabili e continue, favorire invece l' incontro, la disponibilità all' ascolto, la memoria di ciò che nel passato si è dimostrato buono, duraturo e sincero, far ricorso spesso al coraggio, far pratica di decisioni attraverso l' applicazione pura e semplice, non strumentale . . . . . muoversi convinto e vigile anche nel dolore, nella scelta, nell' elaborazione di ciò che non è piu' . . . . . . . . . . . andare trovando nuovi stimoli, nuove fedi, nuove esperienze, ma non in conflitto e contro qualcosa o qualcuno . . . .
sempre pronto a ricominciare, ma anche a mollare evitando il rimpianto
attendere sempre la buona novella in mezzo al frastuono, alle mode, alle cordate . . .
sentirsi importante non come ci si crede, ma in base a veri risultati apprezzabili
accettare i complimenti ma farne anche tanti agli altri significativi per te
evitare i sensi di colpa e le elaborazioni false ma ben vestite . . . .
esercitarsi con l' U M I L T A' ( quella vera, quella sincera, quella utile, quella smontabile . . .)
stimare molto se stessi, ma capire anche gli altri, nelle loro diversità da te!
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inutilità: la percepisco davanti ai problemi, durante i commenti televisivi, guardando gli ambienti specializzati: mercato del pesce di Milano, opere teatrali, interviste, fatti, tutti debitamente raccontati e incastrati o meno fra loro . . .poi arriva Marcianò che dice che chi si espone a lungo al wireless rincoglionisce progressivamente o addirittura si ammala, poi nessuno sente la tua mancanza o almeno lo percepisci, poi ricordi quando il passato era interesse era speranza era parola era luce e competizione . . . poi pensi beh mi sto preparando a traslocare in un mondo senza stipendi senza malattie senza competizioni, senza indifferenza senza morte e quindi un mondo di tutti uguali e tutti sani belli e ricercati . . . . .
poi finalmente pensi ai superimpegnati, a chi hai conosciuto e ne serbi un vivo ricordo o ne mediti la inutilità . . . eco ritorna la parola che porta un senso di inerzia, di depressione, di rabbia sorda e latente . . . poi eccomi qui a commentare come unica panacea assolutamente labile e superflua, non risolvente e non utile a alcun altro . . . . questo qui tutto tempo perso e sottratto al lavoro al discorso alla società al laboratorio alla frenetica agitazione per distinguersi, risolvere e procedere acriticamente . . . .
alla fine poi penso che questo scritto apparentemente delirante è frutto del wireless . . . . .
ah! Maledetto Marcianò !