Gabry Gavin

12 h · 

MORANDI GETTA UN PONTE SULLA MONARCHIA IN EUROPA

Che i Benetton fossero una famiglia potentissima si sapeva ma è bastato il crollo di un ponte per scoperchiare il vaso di Pandora su quello che sembra essere un regolamento di conti nella guerra tra clan dalla fine del governo Renzi, con l’insoluto del ddl Lorenzin primo atto, a conclusione del progetto mondialista e di cui anche il Gruppo Benetton ha prestato il suo contributo per espandersi e arricchirsi con le privatizzazioni. Il capostipite della famiglia Luciano Benetton è un ebreo trevigiano che insieme a fratelli e nipoti ha racimolato decine di aziende in numerosi paesi dell’Africa per United Colors of Benetton, Sisley, Playlife, Killer Loop, Undercolors.
In realtà questo è il significato simbolico degli spot multietnici che hanno caratterizzato il loro marchio, nulla a che vedere con l’uguaglianza e l’unione dei popoli “Life Motive” della filantropia teocratica con cui anche il Benetton ha conquistato l’80% del mercato tessile per 50 anni. Benetton possiede decine di laboratori di sfruttamento del lavoro in Africa, e decine di sedi amministrative in Italia ed Europa con filiali in Corea, Hong Kong, Lussemburgo, Svizzera considerati paradisi fiscali della famiglia. Il nostro patron Diesel Renzo Rosso ha scalato il successo con la stessa dinamica espansionista finanziaria: negozi Diesel in Italia, Europa, America e Ristorazione di lusso, anche lui come Berlusconi gli Agnelli e gli altri acquista una squadra di calcio, il Vicenza, per riciclare denaro sporco col calcio mercato, idem per il Gruppo Gabrielli con la squadra del Cittadella. Il modus operandi di questi grandi Imprenditori che a loro dire si sono "fatti da se" con onestà e rettitudine adotta sempre gli stessi clichè e punti di vista.
I Benetton possedevano una catena alberghiera di lusso parigina, la prestigiosa maison del catering di prima fascia Potel et Chabot ceduta nel 2017 probabilmente per regolare delle insolvenze tra mafie non del tutto colmate, mica sarà ceduto di vecchiaia quel ponte Genova-Ventimiglia monitorato da un centinaio di telecamere...spente.
Rimane in piedi la Benetton Group e Autogrill in tutta Itala, il 49% delle infrastrutture italiane e niente meno che un paio di holding finanziarie esterne controllate attraverso la società in accomandita per azione: Edizione s.r.l. e Sintonia SpA che investono nelle infrastrutture come Atlantia (l’attuale nome della Società di autostrade per l’Italia), Grandi Stazioni e Aeroporti di Roma con quote in Telecom sul cui territorio campeggiano centinaia di tralicci per le telecomunicazioni, così anche per la medesima rete elettrica in mano a oltre 500 gestori sul territorio nazionale smembrando Eni ed Enel. Le holding detta in parole semplice, sono corporazioni che utilizzano frodi e illeciti per estrarre ricchezza dal lavoro schiavile, riciclare e produrre denaro tramite speculazioni finanziarie per poi far affluire il denaro nelle Banche centrali e infine nella Banca Mondiale di Brand a cinque punte esclusivamente a titolo nobiliare. A cui basta aggiungere un default finanziario e coniare una nuova moneta globale per assoggettare le masse a un potere assoluto. Quello che dovete capire sulle privatizzazioni è che un immobile che sia terriero, architettonico urbanistico o infrastrutturale comprendente un’area geografica acquisita da una multinazionale, contiene anche fiumi e laghi, tratti di mare, linee ferroviarie, aeroporti, trasporti pubblici, reti elettriche e telecomunicazioni, indotti fiscali dai comuni, province, regioni e cittadini ivi compresi ignari della regia che manovra gli apparati amministrativi, Benetton e altre Società in questo caso, non lo Stato, costituendo nel loro complesso una rendita miliardaria. Questa è la destatalizzazione e la privatizzazione dei beni del demanio dello Stato acquisiti dai curatori arricchiti come i Benetton e gli Elkan, dagli Agnelli ai Doria e i Savoia, a seguire i Rockfeller e i Rotchild e su su..gradino dopo gradino fino al vertice degli anziani Savi di Sion: “le Monarchie”. Beni privatizzati da aziende multinazionali le cui rendite subiscono ulteriori frazionamenti che finiscono nei tesorieri dei veri proprietari del mondo che stanno al riparo da occhi indiscreti nelle loro regge ufficiali, di campagna o galleggianti sparse in tutto il pianeta e il cui vertice è rappresentato dal Comitato dei 300.
I 300 membri sono distribuiti come granelli di sale nelle più importanti organizzazioni internazionali no-profit che si radunano a porte chiuse invitando numerosi personaggi chiave per decidere le sorti del mondo: dall’Aspen Institute alla Trilaterale fino al Bilderberg e il Davos. Quanti di voi hanno mai visto a Buckingham Palace il duca Filippo di Edimburgo a fianco della regina? Il 97ettenne consorte di Elisabetta II pensionato dall’anno scorso ha lasciato ad altri successori le attività diplomatiche della corona ma nessuno sa di quali attività si sia occupato il duca in questi anni, sempre che vi siate chiesti perchè sia così raro vederlo a Palazzo. Persino la grande enciclopedia Wikipedia non riporta alcun documento ma molti altri si, motivi per cui censurare Wikipedia darebbe piu serenità al Governo Ombra. Fatto sta che nel Comitato dei 300 tra le 12 Monarchie europee...o le 12 tribù ebraiche forse vi è più familiare..con caporalati nobiliari minori compare il nome dei Winsor, dei Warburg, dei Sassonia-Coburgo-Ghota, degli Oldemburg, dei Bernadotte, degli Orange Nassau di Lussemburgo giusto per collegarli a uno dei Paradisi fiscali dei Benetton a cui devono rendere conto anche le famiglie oligarche della nobiltà nera di Venezia, l’antica Casa del Guelfo da cui discende la Casa dei Windsor e di Genova da cui discende la famiglia dei Grimaldi che nel 1200 detenevano i diritti commerciali, monopoli ottenuti con trucchi sporchi da cui l’aristocrazia nera prende il nome. Forse i Benetton avevano sottovalutato il caporalato genovese che fa capo al vertice nobiliare, spesso capita di dimenticare di avere baciato il culo a eminenze grigie che hanno finanziato l’Impero su cui si sono seduti e arricchiti i Benetton. Più si va indietro nei secoli più le fratellanze si ricongiungono all’antica loggia del Priorato di Sion, l’araba fenice delle societa segrete ancella della Chiesa. È molto complesso ricostruire gli intrecci della piramide edificata con l’hashtag: “tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa” in San Pietro custodendo “la Cupola” che fa da ombrello ai lignaggi giudeo-israeliti delle monarchie dormienti di tutto il mondo. Queste monarchie semi dimenticate attirando lo sguardo delle masse sulle opere di Chiesa hanno “Redditi” miliardari, non a caso in certi ambiti si dice “Roialty”, ogni volta che chiunque su questa terra alza la testa dal cuscino per recarsi al lavoro mantiene il loro “Status” con l’obolo fiscale: bling ho preso l’autostrada, bling ho pagato luce gas e canone RAI, bling ho pagato le immondizie, bling ho pagato il notaio, bling le multe delle macchinette e negli spazi riservati dei comuni, bling ho fatto il pieno alla macchina....spese che lo Stato fantasma giustifica a sostegno del benessere del Paese smaterializzando i 2/3 del vostro reddito annuo e “ad vitam”. Ricapitolando: “chi paga il giardiniere, la servitù, gli autisti, la sartoria, il catering di Palazzo e tutto il contorno per gli ospiti di queste macchine del lusso? Voi! Chi avete votato? Berlusconi, Renzi, Salvini e Di Maio? Sono conparse! Vi stanno intrattenendo e ipnotizzando per prendere tempo sul come gestire l’ultima fase per concludere la volontà di tutte le monarchie “in sonno” che pretendono di riprendersi i loro troni ammuffiti a cui hanno dovuto rinunciare per secoli. Ed ecco che togliere la sovranità agli Stati non è un modo di dire, significa proprio riconsegnare le chiavi del potere ai Sovrani di un tempo con il Nuovo Ordine Mondiale, un Governo Centrale e una Banca Mondiale ma alcuni andranno ancora a votare. Il ponte Morandi è l’emblema del crollo dei poteri forti combinato con una tattica di “False Flag” per distrarre l’opinione pubblica e preparare il nuovo Cavallo di Troia. Non pensate che il piano vaccini sia trascurabile cari lettori, in questa fase di sgretolamento della matrix la tempra del giudeo è ancora più tenace poichè la speranza di uno sparuto gruppo di nobili storpi dal naso adunco con lo sguardo buio e vuoto completamente senza energia non muore mai. Esseri incadaveriti, mefistofelici e beffardi anche davanti alla signora morte, poichè ora la loro indispensabile ultima chance è rimbambire e fiaccare le masse per piegarle e sottometterle all’obbedienza del Re.

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