ripensavo stamattina al mio modo di rapportarmi con gli alunni per tentare di spiegar loro la matematica, cercando di interagire divertendoli, come se io non fossi distante e inaccessibile, moderato e inflessibile, sistematico e ordinato, scontroso con gli scorretti e amorevole con gli studiosi . .  tutte cose assai lontane da me e purtroppo tutte cose che non mi hanno dato molto riscontro, specialmente fra le famiglie fino a generare una esplicita ostilità, peraltro supportata da dirigenti impostati e convenzionali . . . .  me la son cavata, ma forse qualcuno ha tirato un sospiro di sollievo, quando sono stato collocato a riposo . . .

ben inteso poco rimpiango di quello che ho dato, fatto, proposto e realizzato, molto rimpiango delle mie scelte in campo lavorativo e nella routine a cui fui costretto nei lunghi e abituali anni di professione, correttamente esercitata, ma non con questo                        " strepitoso" successo, anzi con un attuarsi di una insofferenza nei miei confronti che poi mi ha lasciato un po' d' amaro in bocca e nel cuore, ma OK così è stato e così è l' opinione che mi son fatto . . . . Certo che esercitare a Bergamo mi ha esposto ad un ambiente un po' formalizzato e gerarchico da sempre abituato al non creare se non su permessi, clientele, opportunismi e convenzioni dei gruppi detentori del potere religioso, economico, tecnologico e politico . . . . . . 

detto ciò in questi anni in discesa, che sembro quasi tornato alla condizione iniziale di studente, di ragazzo, di essere umano tortuoso, compassionevole e talvolta pletorico e scarsamente realizzativo, cerco di inventarmi cosa fare , cosa dire, cosa vivere e cosa frequentare, trovando che il prezzo da pagare sia la trasparenza sociale, la debolezza fisica con l' avanzare dei frequenti acciacchi sopportabili ma anche indagabili, sia la diminuita e a volte ricorrente interazione con altre menti, altre personalità, altre competenze e altre sensibilità . . . .  non parlo della famiglia che ho costruito con la mia compagna di vita e che ormai mi accetta, mi sopporta, mi scansa ( a ragione ), mi incoraggia e mi sostiene, ma parlo delle poche e serene amicizie che coltivo, che riconosco, che non cerco di ampliare, ma alle quali neanche mi oppongo a che ci siano e siano in aumento . .  quello che è variato invece è il frutto del mio STARE TANTO IN RETE, in particolare nei social e proponendo me stesso attraverso la LABILITA' e la MUTEVOLEZZA cose che mi son sempre state congeniali . . .  per esempio stamattina prima di alzarmi mi sono ricordato di alcune proposte che facevo a scuola per introdurre il metodo matematico alle giovani menti di 11-14 enni che avrebbero dovuto imparare la modalità scientifica e speculativa rigorosa proprio da me ...da me !!!! 

   Tu, sai rispondere a questa domanda?  Se hai in cartella la quantità in libri di queste cinque carte che ti consegno adesso più la metà dei tuoi anni, quanti libri hai in cartella ? Lo sguardo del bambino come minimo diventa perplesso e quasi spaventato . .  e io giù a sdrammatizzare . . ma che credete che serve fare questo, manco per niente, poi risulta difficile rimettere tutto in ordine nel campo del dovere e della sintonia tra ciò che ti raccomandano a casa e quello che ti capita a scuola . . . . di questi esempi nella mia carriera di insegnante ne ho da citare molti e ora faccio venia, ora che nessuno mi chiede più di insegnargli niente . . . . . .  vabbè quel che è fatto è fatto ora chiedo scusa . . PERDONOOOOO!

 . . . . .    

mi ha telefonato Gemma che si è lamentata della mia " inesistenza affettiva " a chiamarla visto che abito a 440 Km da lei e che non mi sente mai nè per le cose brutte ma neanche per la notizie belle e non le va ! . .  le vuoi dare torto, ma anche qui, io non cerco per non essere di troppo e non apparire inadeguato e poco amorevole . . . .

in compenso il nostro legame fraterno c' è ed è vero e limpido . . . . . 

adesso vado a vedere cosa ha combinato su una mia canzone con una poesia di testo della amica Teresa il maestro di coro Camillo: ha scritto lo spartito per soprano e organo . . . . 

non vedo l'ora! Io invece manderò a Gemma le mie quattro canzoni incise con Salvatore di cui UNA di Fabio  ( Calvario ) e una MIA ( Pioggia )e Insieme di Lucio Battisti e Giulio Rapetti (Mogol) da ERMINIA (Simona ) e TINO ( Marco )