
nona rinascita:
altra distruzione,
altra intuizione,
altra immaginazione
e altra proposta





mariocase



2015 2018 2019 2020












noi scriviamo sulla sabbia ma . . . . .
immaginiamo nelle profondità . . . . .








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noi scriviamo sapendo di onde e venti
spesso scriviamo di onde e venti




questa facciata del sito e ricca di collegamenti con le altre pagine compilate quasi tutte dal 2018 al 2019, ma per il 2020 si prosegue per di qua . . . . .
dove raccolgo le suggestioni e le invenzioni che si succedono in questa inspiegata e urgente stagione dove si dice un microrganismo infido e sfuggente ma altamente contagioso sta mettendo a dura prova il mondo intero . . . . . . . . .
XI




IX
X
XII
I II III IV V VI VII VIII


Ponte dell' Autostrada a GENOVA
crollato nella sua parte centrale questa mattina 14 agosto 2018
più di 30 morti fin'ora
Ing. Riccardo Morandi il progettista 1967
Cause, per ora ignote . . . .
. . . . . . . . . . . . . . .
apro la mia proposta didattica
trasversale [ENCARSIO-LOGICA]
per parlare di questo evento
in modo che ne rimanga memoria
e serva per gli impegni futuri
di costruzione, di gestione e di inquadramento sui perche' e per come implicati.

Motivazione
Identità
Continuità
U n i o n e
R e s p i n t i
I t a l i a n i

la trasversologia è un modo di affrontare ciò che accade, studiandolo in connessione con tante altre cose e in modo che ne resti una memoria corretta, estesa e solida che possa permettere a ciascuno di crescere nella preparazione culturale appassionata e coinvolgente
dopo la cronaca e le prime impressioni, si passa a varie opinioni, si approfondisce la storia dell' opera,si paragona questo ad altri simili eventi e poi si tengono lezioni registrabili, si scelgono e si fissano i tempi d' indagine . . . infine si relaziona, si registra in documento definitivo e si diffonde . . . .
la tentazione più grave in questo progetto e in questo approccio è il crogiolarsi in accademismi e in sentimenti di separazione dagli altri: ciò non deve avvenire se non sporadicamente e va sempre rilevato, ma non per bloccare i lavori, bensì per stimolarli in direzioni più produttive e più prolifiche . . . . .quanto siamo bravi è quindi una affermazione da evitare, quanto siamo motivati, riconoscibili e continui, questo sì va molto bene !
il tronco
apparentemente
morto
ospita la vita
varia e abbondante
e qualche volta
riparte
con nuovi germogli . . .


nella botte finisce materiale eterogeneo, ma compatibile. Dentro di essa fermenta si trasforma e genera splendori e godimenti permanenti. Io la chiamo CULTURA
DUNQUE ......
chi era Riccardo Morandi, quali altre opere ha fatto, quali simili realizzazioni esistono ancora nel mondo?
​
L' atmosfera dopo l' incidente ci coinvolge e ci fa fare domande problematiche e considerazioni strane tipo: pensa a quello che se l' è visto crollare davanti, prima di imboccarlo, o quello che era passato da poco . . .pensa a quello che è precipitato ma non è morto, a quello che doveva passare di lì, ma ci aveva ripensato . . . .
a me l' atmosfera visuale e narrata ricorda quella suscitata da Steven Spielberg nel film " La Guerra dei Mondi " . . potremmo rivederne un pezzo, la prima parte del film per una durata di 20 minuti circa . . . .
Perchè, per entrare in una angoscia controllata che ha alla basa la domanda:
ma chi sono io per essere testimone e non vittima in questo evento ?
Ma perchè è morto anche un bambino?
L' ineluttabilità è fuori di noi o ce la costruiamo con le nostre scelte quotidiane?
avete notato, quante persone esistono e non ne sappiamo nè la funzione nè l' esistenza, ma che entrano in gioco necessariamente in questi frangenti e poi ritornano nell' ombra . . .perchè? Vigili del fuoco, ingegneri, professori, infermiere, medici, politici . . no politici no, quelli sono fin troppo in mostra . . . .
e poi c' è l' enorme capitolo della tecnica inventiva e di realizzazione di un' opera così mirabile e utile che però come tutto nel mondo è destinata alla distruzione o alla rimozione se non si cura spesso una manutenzione accurata e competente . . e allora quanta gente ha permesso e permette tutto ciò . . . ?
in tre-quattro-cinque ore si dovrebbe poter organizzare ed eseguire una lezione encarsiologica di questo argomento e poi ricordarlo in documento e archiviarlo misurando le competenze raggiunte e le consapevolezze emerse perchè nel nostro sentire restino vividi ricordi e perchè si possa chiederci a cosa siamo adatti noi nel prepararci alla vita lavorativa.



in zona Catanzaro a San Pier D' Arena Genova
vi consiglio a questo punto di servirvi di questi magnifici documenti di FOCUS dedicati all' ingegneria impossibile: sono assai istruttivi e piacevolmente seguibili, nonchè realizzati magistralmente e con efficacia didattica certa!
Qui però si apre un discorso-dibattito assai importante per mettere sul tavolo il fare o non fare o meglio il come e il perchè fare, rispetto al modificare il fare e altre problematiche che minano l' intelligenza e la pulsione realizzativa e di sfida rispetto a quella di delicato rispetto fino all' assoluta immobilità della rinuncia a non forzare mai il naturale . . . . cosa scegliere fra queste pulsioni? La questione è tutt' ora aperta e spesso non riesce a conciliare intelligenze, interessi, competenze e innovazioni degli inventori . . . . . .rispetto all' elegiaca necessità di rendere l' uomo meno ribelle e forzatore davanti alla creazione, sempre che la si voglia intendere come creazione, il mondo in cui egli è da sempre immesso: e qui non si può non prendere le parti o di un tipo di intelligenza o di un altro tipo . . . . . . spesso conflittualmente contrapposte! insomma è più lecito fare un ponte o seguire i passaggi a pelo del territorio o addirittura a essere o farsi stanziali pur di non violentare l' ambiente! . . . . . . . il dibattito ovviamente resta aperto, quello che è sempre deprecabile e non deve guidare mai l' uomo è il fare per poi distruggere ( la guerra il terrorismo il sabotaggio la menzogna la corruzione lo sfruttamento la stratificazione dei diritti e dei doveri secondo criteri classistici o di tradizione . . . . . ) ECC . . . ECC . . . ECC . . .

Non arriva ciò che insegni
arriva, insegnando, quello che sei !

ELENA JOLI
professoressa di fisica