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Alla fine solo tre cose contano,

quanto hai amato,

quanto gentilmente hai vissuto 

e con quanta grazia hai lasciato andare le cose non destinate a te.
Detto buddista

nel mio caso le parole chiave sono rispetto, sentimento, ricerca, sincerità, ma non so quanto assomiglino ad amore . . . . perchè gli interferenti sono tanti: sono la passione o le passioni, la varietà, il risentimento, l' inerzia e la rassegnazione . . . .  eppure penso siano ancora inscindibili dall' amore, quello che non voglio emerga per contare di più è la parola " scuse " . . . . . . .

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essere gentili non è consentito da una società arrivista, volgare, tumultuosa e sporca perchè legata al tornaconto e all' egoismo eppure, come deve aver detto qualche forte guerriero, " si può essere gentili anche nel dare la morte o nell' accettarla "

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sull' ultimo consiglio o costatazione del motto sopra riportato, " grazia" è , credo, il non attaccarsi troppo alle cose, il dare loro molta importanza tanto da farne professione e fine, stile e consuetudine, ma dall' altra parte anche praticare la leggerezza e la propensione alla fraternità, alla partecipazione e all' uso massiccio della propria esperienza e intelligenza, sempre ringraziando e lodando vita, eventi e coscienza del proprio e altrui valore intrìnseci!

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comunque possa andare, e stai certo andrà inesorabilmente, la sabbia nell' ingranaggio sara' il tuo prezioso intervento, per quanto piccolo sia e sia stato, sara' l' aver collaborato a ridisegnare e attuare un nuovo ingranaggio piu' bello, piu' forte, piu' gentile, piu' umano, piu' modificabile, piu' disponibile, piu' tecnologico, piu' meraviglioso di prima . . . . . . . .

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emblematica la storia raccontata qui sopra, ci permette molte considerazioni sulla nostra società odierna:
- come si può tornare alla vita dopo aver frequentato la sorda disperazione della prigionia che procura il far uso di droghe
- come possano esistere persone che a vario titolo si occupano efficacemente di questo problema
- come possano essere senza cuore e con molta propensione per i guadagni rischiosi e illegali gli incentivatori di questo traffico e vendita di stupefacenti . . . 
- come è pericolosa ma utile l' esistenza della televisione e di coloro che a vario titolo indagano la realtà e ne riportino le contraddizioni e le ingerenze sulla buona vita ordinaria . . . 
- come si capisce bene che non è bastevole il tirarsene momentaneamente fuori, ma sia invece vitale e salvifico l' insistere nel ricostruirsi e non mettere l' accento sull' enfasi della cosa, ma sul rifarsi una identità perduta, una mente propositiva e forte, un nuovo apprezzamento per i doni dell' esistere e una volontà di condivisione con gli sfortunati e gli irrequieti che ci finiscono dentro . . . . . 
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quindi di nuovo ha ragione il detto buddista:   1) praticare l' amore  2) guardare positivamente all' accaduto  3) accettare e condividere ciò che ci è proprio e ammettere la coesistenza con ciò che è per altri . . . . . .

per esempio provare amarezza: si usa dirlo quando si ha la percezione e le prove di una sconfitta, di un sogno deluso, di una salute persa irrimediabilmente, di una persona a cui si è legati che ci lascia o che perdiamo, di un pensiero che non marcia e non fiorisce, di una passione che non si prova più, di una creatività appannata e superflua, di una grande riuscita a cui assistiamo rispetto alla nostra insignificanza abituale e via così . . . . .  tutto ciò controbilanciato dal desiderio di vittoria, di successo, di riconoscimento, di premio, di valutazione positiva, di gloria, di ricchezza, di facilità . . . . . .che non arrivano se non sporadicamente . . . e allora . . . amarezza . . .e allora . .  delusione e stizza e allora scuse distribuendo improbabili colpe ad altri . . .  in verità non si riesce ad andare OLTRE . . . . e invece, guarda là,  se si ha la possibilità e la pazienza di analizzare la prima percezione si può scoprire grandi cose . . . .  che la amarezza è un sentimento come un altro, quindi anche utile, che il facile riconoscimento è spesso debole e temporaneo, basta guardare le foto ricordo, le notizie vecchie, le eclatanti riuscite che decadono col tempo inesorabilmente . . . . . si può scoprire se si ha la pazienza di valutarne l' importanza, quanti siano nelle tue stesse condizioni,  quanti ci rientrino dopo periodi di esplosivo successo, quanto ogni tanto anche tu entri nel cono di luce dell' applauso e della fama, quanto la tua esperienza sia condivisa oggi, in passato e chissà per quanto ancora da tutta l' umanità . . . . e allora . . . . . . 

in nome della peculiarità, tutti quanti sono chiamati a contare, che non vuol dire uno vale uno in senso appiattente, ma uno ha le caratteristiche dell' altro e quindi non deve essere calpestato nè sfruttato: dico ciò fresco di lettura delle notizie d' oggi: calo e svuotamento dell' esperienza per il Movimento 5 stelle che perde voti in Abruzzo, in Friuli, in Sardegna, che viene quotidianamente smantellato da critiche e da passi falsi . . .  se non è amarezza per uno che ci crede ancora!  Eppure saper vivere nella condizione di chi perde o risulta sconfitto e ridere in faccia ancora all' insuccesso e al superamento di significatività per entrare nell' ombra o nella bara dell' esperienza che non vale e non serve più, è ancora vivere, è ancora aver provato, è ancora risorgere dalle ceneri, è ancora lasciare volentieri ad altri più dotati, più fortunati, più furbi, più destinati, l' incarico di portare avanti una Nazione messa assai male per ora . . . . e da questa esperienza conservare solo quello che andavo dicendo all' inizio di questo sofferto post di riflessione personale:

amarezza che si commuta in rispetto

esaltazione che si commuta in consapevolezza convinta

proposta decaduta che si commuta in creatività operativa

errore che fa da sponda al nuovo lancio di biglia

limitatezza che si apre alla collaborazione

voglia di fare che accetta anche l' abbandono

attesa che non vuol dire inerzia e dispetto, rivendicazione e pretesa, ma umile concreto convinto proficuo metodo da elaborare e mettere in atto . . . . . .

auguri a tutti i predestinati, che ringrazino e rispettino il ruolo e la funzione che gli verrà affidata dal popolo e dalla sorte, ma con una fiammella accesa nello sconfitto che anche lui attenderà l' inaspettato evento a dargli ancora ragione!!!!! 

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la tua grandezza non è a priori, è il risultato di scelte adeguate e adatte alla richiesta del momento ma soprattutto alla necessità della natura di cui siamo fatti, che tu sai interpretare per dono, impegno e intuizione, ma con un condimento indispensabile: il coraggio e la coerenza o almeno la dignitosa chiarezza e la onestà indiscutibile, purtroppo di valore riescono ad essere anche le doti opposte in politica . . . . la paura, la mutabilità, la strategia, la disonestà: anche queste qualità portano al potere, ma necessitano anche al contrario delle prime di una violenza repressoria di stampo dittatoriale.

due lire da maribel sbatella da felitto

  im-pegno per l' Italia   

per prima cosa o "prima di tutto " come dice sempre Di Maio:
1) bisogna essere o sentirsi chiamati
2) bisogna poggiare su poche solide e permanenti strutture di valore e pensiero( non più di 4 -7 [i comandamenti sono 10 ]
3) bisogna ascoltare molto, moltissimo e sintonizzare le proprie idee su quelle ascoltate
4) bisogna aver buoni amici di cordata o almeno bisogna circondarsi di gente affidabile e stabile con competenze più che provate . . . . . 
5) si può fare marcia indietro e magari lasciare ad altri la continuazione facendosene una ragione . . . .
6) bisogna accettare sconfitte o valutazioni critiche e negative sempre che non siano allo scopo di indebolire 
e di falsare . . . . 
7) a volte occorre comunicativa e audacia, ma mai farlo se quel che si dice non è chiaramente realizzabile
8) i difetti sono occasioni non catastrofi, gli errori sono molle non colle bloccanti
9) una scelta che si fa bisogna averla capita bene dentro di sè e non deve essere smentibile subito con evidenza e dimostrazione d' inefficacia
10) fidarsi del tempo e non delle previsioni
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contatti o sarei solo

tentativi respinti o neanche provati

ritorni inaspettati

passano i giorni tutto si ripete

o niente succede

ma affannarsi per ciò?

Direi di NO.

Ora riguardo le mie foto

e rinasce un passato

vivo in memoria e mai andato

certo non si riproduce

e no, non  si rivisita, ma c'è è sepolto

nelle circonvoluzioni che rimuginano

quindi non è perso, quindi ricreare si può

se si vuole o meglio se occorre

intanto il mio dottore

si va a riposare

e io sarò affidato

alla fortuna e alla farmacopea . . . . . 

OK tutto da ricreare

senza contarci, ma  . . . . . . . . . . . . 

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a questo punto direi di ricominciare almeno da qui::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::>>>>>

data significativa

il 27 febbraio 76 mi sono laureato in biologia

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V

allentando le briglie e . . . quindi ripartire !

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 Lascia lente le briglie del tuo ippogrifo, o Astolfo,    
 e sfrena il tuo volo dove più ferve l'opera dell'uomo.  
 Però non ingannarmi con false immagini  
 ma lascia che io veda la verità  
 e possa poi toccare il giusto.  

  Da qui, messere, si domina la valle    
  ciò che si vede è.    
  Ma  se l'imago è scarno al vostro occhio      
   scendiamo a rimirarla da più in basso    
   e    planeremo in un galoppo alato        
   entro il cratere ove gorgoglia il tempo. 

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oggi

 

primo

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marzo

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immagine ricca di atmosfera e sentimento, forse proprio perchè sbagliata in vari modi . . . . . . . 
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immagine ricca di creatività e simpatia, forse proprio perchè fantasiosa e non tecnicamente misurabile!
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le immagini allo specchio riproducono fedelmente quello che chiamiamo cosa reale. Spesso quelle immagini assumono un grande valore proprio perchè riproduzione di realtà, ma vi siete chiesti cosa hanno di variante? Le immagini allo specchio sono invertite rispetto a destra e sinistra ma non rispetto a alto/basso . . . .  curioso no ?

io continuerò a votare cinque stelle anche se immagino il suo stesso superamento per qualche cosa di ancor più audace e nuovo ma non di destra e se Salvini. l' unico che continuerà a gonfiarsi del voto di gente perlomeno illusa e incauta ma ahimè profondamente italiana . . . sarà il prossimo futuro, continuo ad augurarmi che dalla fibrillazione del M5S scaturisca non la morte e la dissoluzione irrevocabile, ma una creatura proteiforme bella, vincente e rispettosa di tutte le cose migliori qui in Italia, che sarà, unita e funzionale alla trasformazione europea e al ridimensionamento del globalismo perverso, come FENICE, l' uccello risorto e forte, ma soprattutto PARTECIPATO da un vero popolo . . ( scusate il delirio UTOPISTA!!!) saluti cari e avanti comunque !

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oppure ?

CORRADINO   MINEO · VENERDÌ 1 MARZO 2019

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Il Caffè, in audio e video, del mattino si è ristretto e provo ad aggiungere, usando come logo la foto della mia vecchiaia sorridente, una Caffè week end. Per iscritto!

Massimo Cacciari è autore di un saggio apparso il 26 febbraio sul Fatto. Il titolo recitava: “Il Pd parli ai 5Stelle per isolare la Lega”. E tanto è bastato per scatenare i soliti sfaccendati del web: “ecco un altro della sinistra filo-grillina - hanno detto- un altro che vorrebbe cedere a Di Maio. Non è così. Il filosofo non fa sconti al Movimento fondato da Beppe Grillo. Anzi spiega bene le ragioni della sua sempre più marcata subalternità ai diktat della Lega. “A un certo punto -scrive- i fenomeni politici somigliano a quelli fisici: il corpo maggiore, piuÌ€ forte, piuÌ€ organizzato, piuÌ€ coerente nella sua impostazione, attrae nella propria orbita gravitazionale quelli piuÌ€ piccoli, le masse piuÌ€ confuse. Processi che avvengono in miliardi di anni per le stelle, ma magari in pochi mesi per i 5Stelle”.

Cacciari invoca la cupiditas dominandi “che trasuda -scrive- dai sorridenti volti di Conte e Di Maio”. Da soli cederanno -non si fa illusioni- e perciò propone al Pd di provare a evitare che si saldi un ampio fronte “sovranista, nazionalista, xenofobo e autoritario”, chiedendo ai 5Stelle di abbandonare quegli umori mefitici, promettendo, il Pd, in cambio di sostenere “le esigenze sacrosante di occupazione e difesa dei ceti meno abbienti”. La situazione è grave. Non è il caso di mangiare popcorn in attesa che lo spettacolo finisca.

Si sono succeduti tre diversi populismi in Italia. La tesi è di Christian Raimo: gliela ho sentita esporre alla presentazione romana del bel libro di Beppe Provenzano “La sinistra e la scintilla”. Il primo populismo (quello di Renzi) proponeva il discrimine nuovo-vecchio. Non poteva andar lontano! Il secondo (a 5Stelle) propone la coppia onestà-corruzione. Sentimento nobile, ma che non regge -direbbe Cacciari- alla cupiditas dominandi. E poi l’onestà è pre-condizione, non è una politica. Salvini propone invece il discrimine italiano-straniero. Ed è questo l’unico che abbia un contenuto di classe. Dunque, che l’italiano discrimini l’africano povero, per non finire come lui, e l’Europa ricca, che ci impoverisce!

Io non uso il termine populismo, inventato dai fan della Terza Via per deplorare chiunque non sbavi per la mondializzazione neo capitalista, preferisco parlare di “scorciatoie demagogiche”, ma trovo fondato il ragionamento di Raimo e anch’io penso che Salvini sia il più pericoloso, dei demagoghi e quello che rischia di durare di più. Anche perché né la “rottamazione” né “l’onestà” possono vantare radici profonde nell’inconscio collettivo dei nostri concittadini, invece l’odio per il diverso (dal turco “invasore e stupratore” all’ebreo “ricco e strozzino”) ha avuto, purtroppo, un ruolo nella storia patria.

E il Pd? Ecco! La prima cosa che mi sarei atteso dal confronto fra Zingaretti, Martina e Giachetti che Sky ha mandato in onda il 28 febbraio, è che arrivasse una qualche risposta a questa domanda. Come evitare la saldatura di un vasto fronte, sociale e culturale, intorno al ministro della paura? Nel dibattito non ho trovato la risposta. Hanno parlato di alleanze: tutti e tre escludono intese con il movimento fondato da Beppe Grillo. Zingaretti spera che dal bipolarismo fra Lega e 5Stelle si torni a un bipolarismo centro-sinistra versus centro-destra. Questo, a suo avviso, è quel che è successo nelle elezioni, perse con onore, in Sardegna e in Abruzzo. Martina cita Kennedy, i valori comuni, e condanna le guerre intestine. Giachetti rivendica l’eredità di Renzi e chiede al Pd di non arretrare da quella, gloriosa, frontiera.

Le primarie con sono la soluzione, sono il problema. Ecco quel che penso. Furono inventate da Veltroni, per la scelta del segretario, in quanto egli pensava che la sinistra fosse un campo, un luogo dove si addensano, nei decenni, valori e comuni modi di sentire. Un campo che va guidato costruendo un brand vincente, scegliendo un . segretario capace di chiudere con dibattiti infiniti e con il riproporsi di eterne divisioni. Il punto è che la sinistra non è un campo. Non lo è perché, in una crisi come questa tutto si ridefinisce, si sciolgono antiche identità e ne emergono di nuove (che magari affondano le loro radici in un tempo lontano che, a torto, si riteneva superato). E, per la verità, anche Norberto Bobbio, nel suo saggio del ‘94, “Destra e Sinistra”, non parla per la sinistra come un campo, fissato da valori storicamente condivisi, ma di un quid che si costruisce, di volta in volta, in rapporto alla destra. Dunque la sinistra dovrebbe rispondere alla mia domanda: come indebolire e mettere in crisi, il gruppo sociale che si sta costruendo intorno a Salvini e alla Lega?

Bobbio per la verità citava anche la coppia uguaglianza-disuguaglianza come quella che fonda la diversità fra le destre e le sinistre storiche. Ma la Terza Via, convinta che toccasse a lei gestire il capitalismo mondializzato, ha rinunciato da 20 anni almeno alla battaglia contro le “disuguaglianze”, preferendo quella per le “opportunità”. Il laissez-faire che consentirebbe ai migliori di emergere. Ha dunque ragione il già citato Provenzano: Il Pd non è nato tardi, è nato vecchio. Nell’autunno del 2007, con la crisi dei subprime ormai scoppiata, si riferiva a un tempo ormai passato, quello dei Clinton, dei Blair, degli Scröder.

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Il problema allora non è più Renzi. Sconfitto, non allontanato da Palazzo Chigi e non più segretario, l’ex rottamatore ha il diritto di circondarsi di fan in delirio che sostengono che si stava meglio quando si stava peggio. Insomma che auspicano un ritorno al passato, al 2014 e 2015, perché il presente, del “governo del cambiamento”, è il peggio che ci possa capitare. Posizioni legittima e almeno chiara, Il problema è però che, dovunque mostri qualche segno di vita, la sinistra ha rotto con quel passato e con la Terza Via. Lo ha fatto negli Stati Uniti, con Bernie Sanders e Alexandra Ocasio-Cortez, in Gran Bretagna, con Corbyn contro Blair, in Spagna con Podemos, e in parte con Sanchez, persino in Germania, dove la SPD accusa e ripudia la riforma del lavoro che fu di Scröder. Solo il Pd non rompe con il suo passato. Perché la logica delle primarie con prevede il confronto sulle idee: troppo divisivo!

Non so in quanti voteranno e con che margine Zingaretti vincerà. Ma so che le primarie non risolveranno la crisi. Il Pd si lacererà, con la dipartita di Renzi, se Zingaretti prevalesse in modo netto, o rinuncerà a quei flebili segni di rinnovamento che si intravvedono, se il voto sancisse una tregua un armi. L’anno che è oramai trascorso dal 4 maggio, Il Pd l’ha dedicato, infatti, non a promuovere un vero congresso, ma ad organizzare le primarie. Mentre l’ex segretario, presunto responsabile della sconfitta, ha potuto supplire in parlamento alla latitanza del partito, facendo opposizione, insieme ai fedelissimi. Ed ha spiegato -e spiega Renzi- che il nemico peggiore sono i 5Stelle, non solo in quanto “setta anti democratica”, ma anche perché andrebbero contro l’interesse del paese, sostenendo il reddito di cittadinanza e dicendo no ai cantieri chiesti da Confindustria. Il Pd si è spostato verso destra in Parlamento, mentre strizzava l’occhio a sinistra in Sardegna e in Abruzzo. Prodi lo sa. Per questo ha lanciato quel disperato appello ad andare ai gazebo: spera che una vittoria larga di Zingaretti freni il ritorno al passato. Ma temo che una vittoria di facciata non possa sanare il peccato originale. Quello di un Pd che rinuncia al dibattito interno per farsi prodotto di marketing. E vuole egemonizzare un campo che gli si scioglie mentre lo guarda.

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La tua offerta per la libertà: con Paypal: https://www.paypal.me/byoblu ; con altri mezzi: http://www.byoblu.com/sostienimi#come... ___ È come se avessimo perso una guerra: il 25% delle nostre industrie sono andate, grazie all'Euro e all'Europa. Ogni italiano ha perso 73 mila euro in opere pubbliche, cioè in mancate modernizzazioni del Paese. Ma non è finita qui: i grani che arrivano per nave sono pieni di muffe, ciononostante lo compriamo e lo consumiamo. Siamo autosufficienti dal punto di vista alimentare? E da quello industriale? Per Maurizio Blondet siamo in guerra: in caso di conflitto, i rubinetti degli approvvigionamenti per noi si chiuderebbero, perché siamo in fase di de-globalizzazione: non c'è più il liberismo, quel che ne resta serve solo a saccheggiarci. Di questo, di Ilva, di Tav, di elezioni europee, di scuola, di informazione, di Maduro e di molto altro vi parla in questa intervista Maurizio Blondet, giornalista indipendente e decisamente un outsider tra gli intellettuali italiani. Per lui viviamo oggi in una dittatura, nella quale il dittatore non ha la divisa militare ma veste in giacca e cravatta, frequenta i salotti televisivi, sorride, appare un sincero democratico, e questo è un problema, perché non permette al popolo di rendersi conto delle condizioni in cui si trova. Siamo amministrati da un lupo travestito da agnello. La lotta di liberazione spetta a questa generazione, non alle altre: è lei che deve liberarsi, ma in Italia alla gente "non gliene frega niente della libertà". ___ Vieni a discuterne qui, siamo già a centinaia di migliaia: http://www.byoblu.com/unisciti-alla-g...

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come dice Lady Gaga, quante volte ho provato, sono caduta, mi sono rialzata, ci ho creduto, ho fatto tanto lavoro, con tanta disciplina e così adesso stringo questa statuetta, per poi, dopo aver ringraziato e pianto, ripartire per altre prove, cadute, rialzate ecc . . . . 

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così siamo arrivati qui in pagina 15 ad alcune percezioni personali sullo stato delle cose che mi arriva alla coscienza e che si incontra con i miei sogni. le mie esperienze, le mie aspettative e le mie delusioni e incertezze . . . .

alcune domande premono sul mio bisogno di certezza e di convinzione:

- vaccinazioni come progresso indiscutibile ?

- 5 Gb  buono o non buono ?

- M5S da rivotàre ( rivoltàre ) o no ?

- cio' che sono IO serve a me e soprattutto ai miei o no ?

- il coraggio si può apprendere o si genera da un retaggio ereditario ?

- come coltivare il talento sia in quantità che in qualità ?

- come si collabora con chi è diverso da te ?

- come si sfrutta la positività e la negatività ?

- che impatto può avere la cultura, l' appartenenza o la religione personali su quello che creiamo o che costruiamo o al limite distruggiamo ?

- infine, cosa possiamo lasciare in eredità a chi viene dopo di te ?

- come prendere i propri innegabili errori per trasformarli in punti di forza ?

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al via le risposte temporanee

....e allora . . .incominciamo dalla musica ricostruendo il processo di sviluppo che ho attuato per me fin dalla più tenera età, quando cantàvo sulla spiaggia "questa piccolissima serenata" o "Chella là" o altro . . .  avendo solo un anno o poco più .......

ho trovato in rete un sito che suppongo sia interessante e utile:

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seguiamo alla Tele trasmissioni tematiche che mi interessano e col computer accediamo a canali youtube o a social quali  facebook, per limare convinzioni, abbandonare illusioni, rinforzare idee . . . . .

conservare la SALUTE è un valore indiscutibile, ma se si sceglie un nuovo metodo di progresso, che danneggia la salute, è giusto o no introdurlo in ambiente e usarlo senza precauzioni?   NO direi !

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avere idee utopistiche quindi mal applicabili, ci consente lo stesso di formularle? Ci consente spingere perchè si applichino in società ? NO direi !

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dimostrare significa far vedere senza possibilità oggettiva di confutazione una tecnologia, una legge, un sondaggio, un fatto . . . . . .  il difficile è che la dimostrazione è relativa al MODELLO usato per eseguirla . . .e se il modello ha sbagli interni non ancora evidenziati ? AHI AHI la cosa si fa molto più difficile ! 

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quali sono i danneggianti più sicuri in società ? forse la CORRUZIONE ? forse la VIOLENZA ? forse la MENZOGNA strategica o meno ? forse IL MALE MINORE ?  forse la PREPOTENZA ? forse la SCHIAVITU' ?  forse l' ATTENTATO ? forse l' EGOISMO PREDATORIO ? forse il VITTIMISMO opportunista ?   . . . . . .   insomma cosa eliminare definitivamente dai comportamenti individuali e sociali ? 

la questione  resta aperta, apertissima, ma nel frattempo si deve scegliere e agire senza preoccuparsi troppo delle conseguenze: non c' è modo alternativo se non la provata dimostrazione dell' efficacia e della bontà di una risoluzione condivisa ! 

apprendimento

per esempio e per imitazione

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a volte

m' illuminai d' immenso

ma molto più spesso

mi son perso tra voci e frastuoni

senza trovare bandoli

ora ricerco un filo rosso

un insieme armonico di nodi

e di convinzioni

spiegate e credute

belle in sè

o comunque 

vibranti bene . . .

se ascoltiamo

quell' accordo beatlesiano

di fa add re ad sol ad sib

esso esprime bene

il caos interferente di oggi

ma esprime anche meglio

la significatività della creazione

di stile

di proposta

di gioia e di libertà comune

in azione ! 

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TINO CARUGATI

MARCO STRADA

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lezioni di armonia 2019

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 vediamo di argomentare: tutto ciò che ha prodotto il potere dal 1993 al 4 marzo 2018 ha manifestato avvicinamenti ossequiosi all' Europa dei prestiti, delle monete centralizzate, del confronto con una America in ebollizione finanziaria e una Russia guardinga e scaltra, con una Cina pressante e attivissima pur nel rischio e nell' esagerazione commerciale . . . . la crescente disuguaglianza tra gli arrivati e i disperati, tra i talentuosi e gli esseri comuni, tra i protetti e gli scoperti, ha prodotto il grido di Casaleggio e Grillo che si è evoluto fino alla sostituzione del potere con loro stessi per volontà di un 30 % di elettori, ma con una legge castra-novità, quel nuovo potere s' è associato ad un furbo solleticatore di pance e ambizioni, ad uno abituato e sicuramente abile alle vecchie espressioni delle strategie politiche bugiarde ma efficaci . . in tutto ciò ( e anche tu Corradino ) sei stato vittima di una sinistra snaturata e opportunista che ha cercato una licitazione fra i cittadini ma senza favorirne le richieste, bensì solo promettendo, fino alla disfatta elettorale . . ora che la complicazione del governare ti fa dire non ne posso più, io invece dico: io voglio vedere dove si va a finire, ma non voglio rivedere le vecchie facce sputtanate, i vecchi riti che stabilizzano solo quelli già sistemati, basta che ossequino gli strateghi di una Europa per fortuna MORENTE . . .io non voglio rivedere gli attentati ai pochi magistrati efficaci, io non voglio rivedere le grandi opere che riescono solo se bagnate da denaro spartito e imboscato, io non voglio vedere le fughe dei finanzieri nei paradisi fiscali, ne le feste di Cortina fra gente che sorseggia champagne ignorando i poveri e credo neanche tu, infine ritornare ad elezioni che risveglino i dinosauri e decretino l' Italia in ossequiosa vendita alle potenze più organizzate e determinate, non lo voglio vedere e allora . . . . . pazienta un altro po' e critica descrivendo spiragli e barlumi di revanche così poco presente fino a ieri . . . ! il resto è . . . . . . STORIA in fìeri !

se continua così, c' è rimasto il rifugio nella Certosa di Serra San Bruno !

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avanti col palinsesto

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