Il problema della intelligenza come arma di sopraffazione. Dunque, alcuni fra noi si credono più intelligenti di altri e molto al di sopra della media . . . . . Io, nel confronto spesso soccombo, perchè non riesco a spingermi mai oltre quello che so già e quello che non so spesso non riesco ad afferrarlo se non fugacemente . . molti invece si mostrano spudoratamente e sarcasticamente capaci di aver capito tutto o quasi tutto . . .  MA NON PUO' ESSERE COSI'.

E' molto più probabile che mentano o che siano capaci solo di argomentare il nulla . . . . 

Quelli o quelle veramente superiori, ordinati organizzati e operativamente credibili, con risultati alla mano riescono a gestire o a entrare a far parte di una èlite di gran lunga più forte di qualunque aggregato di cosiddetto popolo, che invece reagisce istintivamente, per clichè, per abitudini e per impulsività istintiva, quindi è molto meno lungimirante e potente . .  è solo pericoloso ! 

L' automatismo è auspicabile ma deve poter essere ben controllato e disattivarsi in caso di errore o di ripetizione senza senso e logica. Nel disegnare una nuova società è quindi indispensabile una elite, ma non deve allenarsi a fregare, bensi a mettersi al servizio di un popolo ovviamente riconoscente e leale . . . . il bene supremo, in attesa di nuovi modelli, resta la regola di Natura e il suo rispetto, rimane lo scambio e la giusta pesatura dei meriti, ma senza privilegio di classe e di nascita !!! Non Più!

Tutto ciò poi non deve essere imposto acriticamente e magari con pene e corpi di intervento ufficiali, deve poter splendere intrinsecamente per provata efficacia e utilità equiripartita . . . . .nell' attesa di ciò, scrutiamo tutte le distanze da una giustizia veloce, equa e segnalata e sminuiamo pure tutte le storie diffuse come vere, ma poco surrogate da certezze e atteniamoci all' ascolto non condizionato di SE STESSI .

           . . . . . By anonymous .

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