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alla ricerca dell' armonia . . . .

Il labirinto si presenta come una rete di meandri apparentemente senza fine, almeno fino a quando non si comprende che tutto ciò porta ad uno scopo e si riconosce l'unico cammino che conduce al centro. Nel labirinto il cammino termina al centro. Dunque il labirinto è la via interiore che bisogna trovare e percorrere fino al centro. Per trovarla occorre uscire dagli stereotipi della comune percezione.
In tutto il mondo le rappresentazioni dei labirinti presentano da sempre una struttura omogenea contenente un cammino a spirale che porta fino al centro. La forma di base è una croce circoscritta in un cerchio, generata dal movimento intorno al centro. La croce simboleggia la terra e la personalità, composte tutte e due da quattro elementi o forze eteriche che si manifestano anche nei quattro corpi o veicoli, della personalità. Il cerchio è il simbolo del sole dell’universo, del macrocosmo. Il labirinto con le sue sette, nove, dieci o dodici circonvoluzioni, si può dunque intendere come un luogo di orientamento. Chi vi entra è in cammino per la destinazione finale: il centro, il nucleo del suo essere. L’uomo in cammino nel labirinto si avvicina al centro per esserne poi allontanato subendo cosi un processo di maturazione, nel corso del quale viene messa alla prova la sua volontà e la sua perseveranza. All'interno dello spazio chiuso del labirinto, cioè in se stesso, si possono conciliare la croce dell'uomo terrestre ed il cerchio dell'eternità.

 

Per l’ermetismo il labirinto simboleggia la via che porta al principio centrale, interiore, esoterico del microcosmo. Chi trova l'entrata può raggiungere il centro, purché non torni indietro. Nel labirinto non c'è scelta tra sinistra e destra, alto o basso, ma solo fra l'avanzare o il tornare indietro. Chi non persevera muore. Chi riesce a vincere diventa un uomo nuovo, trova nel suo centro l’occultam lapidem.

Appare dunque intrigante la “coincidenza” che il più celebre dei labirinti antichi,quello di Cnosso a Creta, scoperto nel 1902, era chiamato Absolum, parola è assai vicina a quella di Absolu (Assoluto), nome con il quale gli antichi alchimisti indicavano la “ pietra filosofale ".

432 Hz

The old home town looks the same
As I step down from the train,
And there to meet me is my Mama and Papa.
Down the road I look and there runs Mary
Hair of gold and lips like cherries.

It's good to touch the green, green grass of home.
Yes, they'll all come to meet me, arms reaching, smiling sweetly.
It's good to touch the green, green grass of home.

The old house is still standing tho' the paint is cracked and dry,
And there's that old oak tree that I used to play on.
Down the lane I walk with my sweet Mary,
Hair of gold and lips like cherries.
It's good to touch the green, green grass of home.

Then I awake and look around me,
At four grey walls that surround me
And I realize, yes, I was only dreaming.
For there's a guard and there's a sad old padre,
Arm in arm, we'll walk at daybreak.
Again I touch the green, green grass of home.

Yes, they'll all come to see me
In the shade of that old oak tree
As they lay me 'neath the green, green grass of home.

La vecchia città dove sono nato
sembra sempre la stessa mentre scendo dal treno
E lì ad aspettarmi ci sono mamma e papà
Lungo la strada vedo Mary
che corre verso di me, capelli d'oro e labbra come ciliegie
è bello toccare la verde, verde erba di casa

Sì, vengono tutti verso di me
con le braccia tese e dolci sorrisi
è bello toccare la verde, verde erba di casa

La vecchia casa è ancora in piedi
anche se la vernice è screpolata e secca
E c'è ancora quella vecchia quercia
sulla quale giocavo
Cammino lungo il viale con la mia dolce Mary,
capelli d'oro e labbra come ciliegie
è bello toccare la verde, verde erba di casa

Poi mi sveglio e mi guardo intorno
e vedo le quattro mura grigie che mi circondano
e capisco che stavo solo sognando
perché una guardia è li vicina
e c'è anche un vecchio triste prete
cammineremo sottobraccio allo spuntare del giorno
e di nuovo toccherò la verde, verde erba di casa

Sì, verranno tutti a vedermi nell'ombra di quel vecchio albero di quercia
mentre mi stenderanno sotto la verde, verde erba di casa

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