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a questo punto, vi devo parlare di quello che ho depositato nel corso degli anni in rete e che ha spaziato fin troppo in tante direzioni, in basso, in alto, davanti a me, dietro me, trasversalmente e in sosta momentanea per poi ripartire in questo giro interminato che altro che ottanta giorni, qui si tratta di almeno 17 anni e in collegamento con i miei 66 anni d' età . . . . . . 

quante storie, quante emozioni, quante scoperte e quanti incontri, mentre il corpo cambia, la mente pure, la sensibilità e le aspettative si scontrano e si ricompongono nei cieli attraversati . . . .  allora ecco che il paragone con un pallone pieno d' aria calda e attaccato ad una cesta che mi contiene, mi sembra una giusta metafora del grande viaggio che ho deciso di intrapprendere e che non è ancora finito .  .chissà perchè !

l' incipit del magnifico romanzo di Jules VERNE " L'ISOLA MISTERIOSA " ti immette subito nella storia, la incredibile storia di alcuni personaggi scappati da un campo di prigionia degli Stati Uniti D' America durante la guerra di secessione . . . . .

Il romanzo è ambientato durante l'assedio di Richmond della guerra di secessione americana: cinque prigionieri (un ragazzo, un giornalista, un marinaio, un ingegnere, un ex schiavo e perfino un cane) decidono di fuggire dalla città in una maniera piuttosto inusuale rubando un pallone a gas. Dopo numerosi giorni di volo in balia di una tempesta, il gruppo naufraga su un'isola vulcanica che decidono di chiamare "isola Lincoln", in onore del presidente americano. Il mistero dell'isola da cui il titolo è dovuto ad alcuni avvenimenti inesplicabili: come uno dei fuggitivi sia riuscito a sopravvivere alla caduta dal pallone, il salvataggio del cane da una bestia marina, il ritrovamento di una cassa piena di beni di necessità, il rinvenimento di un messaggio in mare richiedente soccorso. "L'isola misteriosa" costituisce il terzo e ultimo capitolo di una trilogia iniziata con "I figli del capitano Grant "e "Ventimila leghe sotto i mari". Vi si ritrovano pertanto alcuni personaggi dei due capitoli precedenti e allusioni alle vicende in essi narrate. Età di lettura: da 10 anni.

Chi si ricorda del capitano NEMO? Di colui che per dolore e ingiustizia fa fruttare al massimo la propria genialità e costruisce nel tempo e con l' aiuto di potenze arcane o sfruttando le possibilità del denaro e della politica si inventa un sommergibile mosso da energia inesauribile di misteriosa entità e controllando il genere umano violento e prevaricatore e si assume la responsabilità di boicottare in nome della giustizia e del progresso tutti coloro che operano per distruggere e conquistare abolendo con scorrettezze e guerre i DIRITTI altrui . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Io nel mio piccolo e non potendo incidere più di tanto nella società, mi sono inventato questo spazio virtuale e lo vado riempiendo di ogni suggestione che noto e conosco attraverso la consultazione quotidiana della vita nel WEB odierno . . . . .   Quando verifico cosa ho scritto, ho prelevato e ho gestito dal 2001 in cui il viaggio iniziò e attraverso fasi e spese, successi e fallimenti, abbandoni e archiviazioni, mi sento proprio come il viaggiatore nella cesta di una mongolfiera e mentre placidamente mi spinge e mi sballotta la corrente aerea e mi guidano i venti da mane a sera, vàgolo e studio la realtà che mi cade sotto gli occhi, mi accarezza sotto la pelle, mi riempie le giornate invece del lavoro che avevo svolto e ora non ho più  . . . . .    bene qua sotto scriverò sintesi e impressioni della mia esperienza di PALLONAUTA.

Un dubbio m' assale: io racconto i miei fatti, sia quelli a me graditi sia gli altri quelli che mi dispiacciono e mi domando: si potrebbero evitare le cose sgradite per potenziare quelle che mi piacciono e basta, oppure le une e le altre sono così connesse fra loro che vanno prese e accettate, perchè indispensabili e inevitabili?  Penso che sì, la propria storia è frutto di scelte e di impellenze, ma anche di non scelte e di rimandi infiniti, un po' per assenza di coraggio, un po' per l' educazione e i valori etici che uno ha in testa e un po' per carattere . . . . . . Io sono molto influenzato da ciò che sceglie un altro e dalle conseguenze a cui assisto, ma influenzo molto poco gli altri, perchè non ambisco, se non nei sogni e nelle velleità, a condurre e a comandare, a metterci la faccia e anche al non colpevolizzarmi nei comportamenti da " stronzo " . . . . . . . quindi la vita che racconto e che archivio in questo sito dinamico e intercambiabile è una corretta descrizione della personale esperienza di vita che vado facendo . . . . . .   IN ESTREMA SINTESI : " io ho quello che mi merito, io sono responsabile di quello che m' invento, ma in fin dei conti io posso sempre andare verso l' inaspettato e il fortuito, con l' ampia fede nell' idea che di totalmente casuale c' è ben poco rispetto alla obbligatorietà della struttura in cui mi son trovato a muovermi . . . . .

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