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Questo mi fa sentire un po’ moralista: criticare è troppo facile, lo fanno i falliti, abbiamo il dovere di essere cittadini di un tempo diverso e debbo dire che ogni volta che ho dato vita a questi progetti con i giovani mi sono speso tantissimo. Io credo che la differenza tra un artista e gli altri è che il primo ha avuto modo di studiare per questo: l’arte esiste perché c’è qualcuno che la fa, ma soprattutto perché c’è qualcuno che la fruisce, che ha dentro di sé quella capacità di coglierla altrimenti quel linguaggio non emoziona, non colpisce.

La musica commuove perché fa leva su un sentimento che è comune. Invece ho spesso visto un lavoro troppo autoreferenziale, un artista parla di sé e questo va bene, ma non si può fermare tutto a questo, non si può passare dal paternalismo più bieco alla concezione della turris eburnea, la cosa fondamentale è tradurre nel linguaggio quotidiano i linguaggi complessi dell’arte, facendola vivere come terreno comune da abitare. Se io non pensassi che quello che scrivo possa essere ascoltato anche da altri non farei nulla, perché il fruitore è presente fin dall’ inizio del processo creativo e allora perché non incontrarlo anche fuori dall’ opera per passargli le regole grammaticali della tua arte?

Simone Perotti

senza rischiare di diventare un " leone da Tastiera " rivolgo la mia insoddisfazione verso la ricerca di canali, voci e esperienze alternative a quelle proposte e annunciate dalle fonti più rinomate ma credo a demerito !!!

quando sono nato, cioè i miei genitori decisero di creare questo essere vivente, la IIa guerra mondiale era finita da almeno sei anni e l' Italia voleva rinascere dalle ceneri dei bombardamenti, del fascismo, delle tremende e laceranti sconfitte e ingiustizie perpetrate sulla gente che non contava quasi niente, se non per il cannone e per l' obbedienza ad un modello fallito e complice, io sono, (ringrazio il cielo e la famiglia) cresciuto, iniziando a registrare nella coscienza e con i mezzi naturali ereditati, tutti quei dati, accadimenti e sensazioni che avrebbero poi fatto da base alle personali convinzioni e soprattutto agli assaltanti e continui dubbi sul perchè e per come . . . . . . 

Ho imparato la lingua, il dialetto, le consuetudini di paese, il confronto con i miei simili, le interazioni con cose , persone, tecnologie disponibili e affetti, sentimenti, impulsi e umori . . . al misterioso fine di dare il mio contributo piccolo o grande al divenire e al cambiare . . . .  Ho studiato su libri di scuola elementare, su atlanti ben disegnati, su quaderni, enciclopedie e soprattutto sui primi avveniristici messaggi che uscivano in bianco e nero da un tubo catodico agli albori, ma subito determinante e plasmante . . . . ho assistito e spesso partecipato a tutte le esperienze alla mia portata e a tutte le approssimazioni di verità e ai frequenti errori delle illusioni sognatrici, ho creduto a DIO, alla PATRIA, all' AMORE, alla LOTTA, al TIFO SPORTIVO, al GIOCO, all' APPRENDIMENTO di TECNICHE  e ARTI e alla fine ho tentato di riflettere su altri nuovi esseri le mie personali, aggiornate, mature e altalenanti comunicazioni di sapere e di credo in tutti i campi . . . . e oggi ?  Oggi come si può qui assistere, scrivo, penso, recupero, modifico, propongo, scopro e medito sui rimanenti anni caduchi a venire e sull' esame di coscienza giornaliero che si pone la stessa domanda degli albori: PERCHE' ? PER COME ?

Qui, nella immagine superiore, si vede chiarissimamente l' ITALIA che poggia sul "mitico" MAR MEDITERRANEO, incollata all' EUROPA, circondata dal MEDIO ORIENTE, abbondante di verde, di coste, di rientranze e sporgenze famosissime e storicamente significative, ma viene così ritratta da TECNOLOGIE estere e più significanti dell' AMERICA e del GIAPPONE cioè dell' OCCIDENTE e dell' ESTREMO ORIENTE, più che del NORD e del SUD . . . .  siamo 67.000.000 all' incirca e andiamo tutti verso la prima metà del XXI secolo appesantiti dai soliti vecchi problemi ( come alimentarsi, come svilupparci, come lavorare, come dichiarare, come credere, come processare, come buttare o recuperare, come sistemare e come evolvere organicamente e efficacemente la nostra collegata intelligenza di esseri umani ormai globalizzati e dipendenti  . . .  finisco qui perchè il resto viene scritto nello spazio e nel tempo che ho e abbiamo a disposizione fino al misterioso arrivare alla porta del termine vita presente e al lasciare a nuova vita il compito di riprendere, buttare o integrare quello che anche IO ho saputo fare, dire, elaborare e predisporre......... ciao UOMO!

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message in a bottle . . . . . . sei solo su una splendida isola in qualità di naufrago della vita tua, o meglio ti senti solo rispetto ai sogni che hai avuto e ancora attenuati hai . . . . scrivi quindi un messaggio che fotografi il tuo stato mentale, sentimentale e sensoriale che in una parola possa essere lo stato della tua anima identitaria . . . . e vedi cosa ne esce . . se è un messaggio è ovvio che t' aspetti che qualcuno lo legga e più che condividerlo, lo corredi di proprie considerazioni, perchè è solo dal confronto che si può misurare lo stato delle tue esperienze, paragonate e corredate da quelle sicuramente diverse di un altra persona . . . . . . dunque cosa scrivere su carta con penna ansiosa e speranzosa e affidare quelle frasi uscite da te alle onde di un mare indifferente e vasto ?

2018

17 luglio

Non chiedo aiuto, chiedo che qualcuno mi legga . . .quindi

Buongiorno ai diversi da me, sia più sia meno fortunati!

Buongiorno, come state ?

io sufficientemente bene!

Respiro, comprendo, osservo, spero, soffro, mi spavento

e aspetto, ma intanto mi meraviglio e mi motivo . . . . .

Chiedo solo che mi raccontate anche voi

quello che vi assilla o vi inebria,

vi motiva o vi delude, perchè solo dal confronto e dalla condivisione potremo arricchirci e scoprire nuove vie . . . . . .

sulla mia isola personale,

incantata e mutevole,

seguo e immagino

mondi, rinfresco ricordi

che affondano e riaffiorano modificati e ancor più vivi e comprensibili di quando li ho pensati la prima volta . . . . 

e dei mille ricordi, alcuni si stagliano a paradigma

e spiegazione di come sono veramente fatto e di cosa sia o no meritevole

quindi dal 2001 in cui incominciai ad abitare questa isola recintata dal mare, continuo a madare messaggi su messaggi, perchè so e spero che almeno uno, letto e apprezzato, possa recuperare tutti gli altri e servire oltre che a me a tutti i lettori e lettrici di ogni età esperienza e pensiero . . . . . salute fratelli delle altre isole !!! IL DIARIO DI BORDO CONTINUA!

anche se non ho nave, la mia nave è questa isola incantata e mutevole !

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