top of page
 è molto difficile per me oggi restare in peso forma, infatti non ci sto dentro neanche un po' !
la formula di Lorenz parla chiaro :
le ho provate tutte o quasi: diete, metodi, stili, digiuni . . . . . . . ma i miei successi sono sempre stati di breve durata . . . .  ora ritento, forte delle esperienze fatte, anche se indebolito per l' età . . . con nuove idee, ma soprattutto con un LIFESTYLE un po' modificato rispetto al passato . . . . 
 
e allora eccomi tentare l' arduo passaggio dalla sedentarietà più accentuata al movimento quotidiano garantito: a piedi, passeggiando corricchiando, andando di qua e di là per commissioni familiari, lavoretti da portare avanti, utilizzando la mia giovane cagnetta impulsiva come " personal trainer"  ecc . . . 
siccome i danni più evidenti alla propria salute lì fanno il mangiare, il respirare, lo stressarsi e l' acquisire abitudini pericolose . . . .  è lì che bisogna modificarci . . . .
quindi:  
mangiare bene, poco e sano . . .
respirare in luoghi i più puliti possibile . . .
abituarsi a modificare le emozioni, gli impegni lavorativi, le aspettative e i confronti . . .
accettare come adatto a sè quello che capita . . . 
non misurare troppo dosi, tempi, risultati, ma prender atto con uguale naturalezza di successi o insuccessi e permettersi ciò che piace indipendentemente dal si deve o non si deve : al bando i troppi dogmi !
 
questa volta mi sono ispirato a:

Miele

la dott.ssa

americana                                       J. J. SMITH

e poi privilegerò la quinoa, il saraceno . . . rispetto al solito GRANO, non rinunciando però alla " sacra " pizza " !

. . . . col tempo vi sapro'  dire  . . . . . 

    per le traduzioni verso e dall' inglese mi sono avvalso del sito:

 

     

     per il calcolo del peso forma : 

     

 

   

 

   per la pizza ogni tanto vado da                                                                                                            a Paratico ( BS) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

l' inizio     e'   arduo!!!!

iride - ago - digiuno - piede - mano - cibo - ma soprattutto autoconvinzione e umorismo ottimista . . . . . . lotta serena - affetti - passioni - accoglienza . . . . . parte dell' elisir più che di lunga vita, di vita soddisfacente !!!!!

 

 

Dott.ssa Attilia Petrini
Dott. Piergiorgio Spaggiari
Saranno graditi ospiti dell’Evento:

Il titolo di questo libro nasce dalla lettura di un articolo scientifico fatta qualche anno fa, in cui si dimostrava che in venti sessantenni la biopsia del muscolo quadricipite, paragonata con quella di venti diciottenni volontari, evidenziava un'attività mitocondriale nettamente inferiore per quanto riguardava l'espressione genica del mitocondrio, in altre parole, la capacità di produrre proteine. Dopo un allenamento dei sessantenni per quaranta minuti tre volte alla settimana in pedana, la nuova biopsia, ripetuta e paragonata con quella dei diciottenni, rilevava che l'attività mitocondriale e...ra praticamente uguale a quella dei giovani. In altre parole, con un allenamento non troppo aggressivo il mitocondrio era ringiovanito. Se si calcola che in ogni cellula muscolare ci sono dai tre ai quattromila mitocondri, si può capire come si possa contrastare la vecchiaia semplicemente con l'attività fisica. Studiare le caratteristiche e le funzioni del mitocondrio può contribuire a capire come prevenire e curare molte delle malattie che affliggono il nostro corpo soprattutto con l’avanzare dell’età. Ma che cos'è il mitocondrio? Milioni di anni fa, le cellule vivevano senza ossigeno e quindi il mollusco campava migliaia di anni. Ad un certo punto, questo batterio battezzato successivamente mitocondrio, costituì un'alleanza con la cellula, definita in biologia endosimbiosi, per cui il mitocondrio forniva ossigeno alla cellula e la cellula passava al mitocondrio gli alimenti. Il libro, partendo da un episodio di medicina narrativa dell'autore stesso, affronta vari temi della nuova medicina, definita biomedicina, alcuni temi affascinanti della nuova biologia, quali l'epigenetica, il microbioma, la neuroplasticità cerebrale, l'effetto placebo e i neuroni specchio. Inoltre, fa il punto sull'importanza dell'alimentazione e di un'attività fisica adeguata come prevenzione delle malattie.

Presentazione del libro "Mitocondrio Mon Amour" (UTET, 2015) di Enzo Soresi in collaborazione con Pierangelo Garzia.

 

La dieta alcalina: funzionalità e benefici | BABASUCCO

La dieta alcalina è un modello alimentare con la funzione di limitare fortemente la produzione di acidi e favorire quella delle basi in modo tale da impedire l’acidificazione del sangue riducendo il rischio di sviluppare numerose malattie. Questa dieta si basa sulla considerazione che un'alimentazione ricca di cibi acidi finisce col disturbare il bilancio acido-base dell'organismo, promuovendo la perdita di minerali essenziali, come il calcio ed il magnesio contenuti nelle ossa.

Per vivere bene è, infatti necessario bilanciare il più possibile i cibi acidi (pH minore di 7) e quelli alcalini (pH maggiore di 7).

Otto Heinrich Warburg, premio nobel per la medicina e grande studioso di fisiologica cellulare e respirazione cellulare, nel 1932 affermò che la causa primaria del cancro è proprio l’acidità dell’organismo. Secondo i suoi studi l’assunzione di troppi cibi acidi e la scarsa attività fisica non permettono alle cellule di ossigenarsi adeguatamente; infatti le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.

L’acidità di un alimento non si misura allo stato fresco bensì sulle ceneri che ne rimangono in seguito alla combustione. Queste sostanze inorganiche possono comportarsi come acidi o basi e come tali partecipare al mantenimento del normale PH organico. Il nostro sangue è leggermente alcalino ed in condizioni normali ha un pH tra 7,35 e 7,45, tale valore è dovuto dall’equilibrio tra produzione ed escrezione di sostanza acide e alcaline. Il corpo umano, infatti, ha una tendenza naturale all’acidità, poiché durante le attività metaboliche produce continuamente scorie acide. 

Lo scopo della dieta alcalina è quello di massimizzare l’efficenza del nostro organismo combattendo al contempo tutti quei sintomi tipici della cattiva digestione; presenza di gas, alito cattivo e bruciore allo stomaco sono tutti sintomi di una digestione difficile dovuta alla fermentazione dei cibi. Spesso infatti introduciamo nuovo cibo prima che venga assimilato quello precedente, acidificando con una nuova digestione ulteriormente lo stomaco.

Come si fa a capire se i liquidi nel nostro organismo sono troppo acidi o troppo alcalini?

E’ necessario acquistare della carta nitrazina e applicare su di essa della saliva o dell’urina. La carta cambierà colore indicando se il vostro sistema è troppo acido o troppo alcalino. Questa cartina tornasole diverrà rossa o azzurra a seconda dell'acidità del liquido.

A differenza del sangue la nostra saliva si avvicina alla neutralità con un tasso che oscilla tra 6,5 e 7,4, è consigliato sottoporsi a questo test lontano dai pasti per non intaccarne il risultato.

Quali sono i cibi acidi e i cibi alcalini?

Cibi alcalini: ortaggi, frutta e verdura in genere, yogurt, olio extravergine, tisane alle erbe, avocado, melone, barbabietole, soia, datteri, cavolo, carote, rape e ravanelli sono solo alcuni degli elementi altamente alcalini.

Cibi acidi: the, caffè, alcolici, pancetta e salumi in genere, carne rossa, pollo, pesce, latte e formaggi di ogni genere, cereali e farine che derivano da essi, lenticchie, fagioli, zucchero, cioccolato, pane, pasta e alcune verdure tra cui melanzane, peperoni, e pomodori.

 

Ovviamente non è possibile escludere totalmente dalla propria dieta i cibi acidi, il consiglio è quindi quello di cercare di compensare il più possibile assumendo cibi alcalini nella giusta quantità, in modo da riequilibrare il nostro organismo per essere più sani ed efficienti.

Ecco a voi una gallery dei cibi alcalini per eccellenza:

 

RAGASSUOLI, QUI LA COSA SI FA DURA . . . . .PERCHE' LA PANCIA SI FA MOLLE . . . . .E TRA GRASSO VISCERALE ( QUELLO INTORNO ALL' OMBELICO ) E GRASSO SOTTOCUTANEO ( TUTTO L' ALTRO ) SI SUPERANO AMPIAMENTE I LIVELLI DI GUARDIA . . .CHE FARE ENTRO IL 2016? 

da 100 a 60 impresa al limite dell' impossibile!

questo per me e' un campione vero, e' caduto, si e' rialzato!!

"bellissimo" — L'allungo di Schwazer è avvenuto poco prima di metà gara. Da quel momento l'altoatesino reduce dalla squalifica per doping è diventato anche stilisticamente più convincente. Sul traguardo ad aspettare il campione olimpico di Pechino i genitori e la nuova fidanzata Katia. Esulta anche il presidente del Coni: "Questa è una grande storia. Complimenti a tutta la squadra italiana. Ci sono le premesse per fare a Rio cose importanti. Alex Schwazer ha sbagliato, ha pagato fino all'ultimo e ora bisogna chiudere con le polemiche. Ha avuto la forza di crederci, credo che il merito sia tutto in lui e in Sandro Donati, che è stato corteggiato come non si fa neanche nei migliori film d'amore, perché era l'unico che poteva dargli la certificazione di atleta che ha sbagliato e che ora non vuole più sbagliare. Non era facile, perché hanno vissuto come due monaci per lungo tempo".

E a Rio potrebbe esserci anche Matteo Giupponi, ottavo in 3h52'31 che potrebbe essere iscritto alla 20 km. Schwazer ha chiuso la gara con un sorriso grande così: "Non è mai facile tornare alle gare dopo 4 anni, soprattutto su questa distanza. Sono tornato da una cosa brutta. Ho cercato di rimanere concentrato".

 

TUTTI A RIO — Il d.t. Magnani, sempre considerando che sarà il Coni ad avere l’ultima parola, valuterà anche la possibilità di premiare anche il quinto azzurro di oggi, Federico Tontodonati, tredicesimo in 3h55’17”. In pratica, a Rio potrebbero dunque gareggiare Schwazer, De Luca e Caporaso nella 50 km, mentre Giupponi e Tontodonati sarebbero iscritti alla 20.

 

Atletica, Mondiali a squadre di marcia: a Roma è un assolo di Schwazer sui 50 km. E l'Italia trionfa

Il rientro dalla squalifica per doping è choc: a Caracalla Alex domina la prova sul rivale più atteso, l'australiano Tallent, e trascina alla vittoria una squadra azzurra da applausi: quarto Marco De Luca, quinto Teodorico Caporaso, ottavo Matteo Giupponi. Tutti a Rio!

8 maggio 2016 - ROMA

Schwazer abbraccia Donati dopo la vittoria. FamaTrionfale ritorno per Alex Schwazer che vince il mondiale a squadre della 50 km sul circuito di Caracalla e stacca il biglietto per le olimpiadi di Rio con il tempo di 3h39'00". L'Italia stravince la classifica a squadre grazie al quarto posto con il record personale di Marco De Luca in 3h44'47" e il quinto sempre con la migliore prestazione della vita per Teodorico Caporaso con 3h48'29". In mezzo agli azzurri soltanto il campione olimpico in carica, l'australiano Jared Tallent in 3h42'36", che aveva pilotato la gara nelle prime battute, e l'ucraino Glavan.

Per Schwazer si tratta del secondo tempo dell'anno dietro quello del campione europeo, il francese Diniz, su un percorso però molto più complicato per il gran numero di curve. D'altronde, proprio davanti all'Arco di Costantino, Schwazer aveva confidato a un marciatore impegnato nel servizio d'ordine: "Oggi devo vincere". L'Italia ha messo in fila Ucraina e Spagna.

Alex Schwazer

Qui si perde qualche Caloria solo a guardarli!!!!

nell' anima

non esiste il tempo

ma il corpo materiale

lo sente eccome!

il vecchio animale che è in noi

urla e si contorce

reagendo a paure e dolori

esulta e digrigna denti

nell' empito della soddisfazione

si acquieta e dorme

come anche si tende

allo spasimo

fino in cima alla vetta

turbinosa e gelida

mentre l' occhio

si riempie di azzurro sereno

e bianco accecante

si riscalda di sole quasi non filtrato

si gonfia di gas respiratorio

e così sottile e collegato

ecco che arriva

il pensiero !

e ridi un po' !
accogliere l' ansia!
conta sempre sulla capacità riparativa, rigenerativa,mnemonica e informativa del nostro progetto biologico, cioè gioisci della pelle che si riforma, dei capelli che crescono, dell' osso che si ripara, del sangue che si rinnova, del cervello che si adatta, della malattia che si risolve, della morte che trasforma, della vita che si riforma!!!!
lifestyle 1
bottom of page