top of page

Tra ateismo . . .agnosticismo . . . .fede . . .rispetto . . . . .

"Dio, nei Serafini ama, è carità;
nei Cherubini conosce, è verità;
nei Troni siede, è giustizia;
nelle Dominazioni esercita, è maestà;
nei Principati governa, è principio;
nelle Potestà protegge, è salvezza;
nelle Virtù opera, è potenza;
negli Arcangeli rivela, è luce;
negli Angeli assiste, è clemenza.
Da tutto ciò Dio è tutto in tutti."

 

 

 

Da questo momento vivrò senza amore.
Libera dal telefono e dal caso.
Non soffrirò. Non avrò dolore né desiderio.
Sarò vento imbrigliato, ruscello di ghiaccio.

Non pallida per la notte insonne -
ma non più ardente il mio volto.
Non immersa in abissi di dolore -
ma non più verso il cielo in volo.
...
Non più cattiverie - ma nemmeno
gesti di apertura infinita.
Non più tenebre negli occhi, ma lontano
per me non s'aprirà l' orizzonte intero.

Non aspetterò più, sfinita, la sera -
ma l'alba non sorgerà per me.
Non mi inchioderà, gelida, una parola -
ma il fuoco lento non mi arderà.
Non piangerò sulla crudele spalla -
ma non riderò più a cuore aperto.
Non morrò solo per uno sguardo -
ma non vivrò realmente mai più.

Blaga Dimitrova

 

 

    ...e affidarti dovrai

   e affidarti dovrai . . .

cosa accomuna Pinocchio,

       la settima onda,

   la cattedrale riemersa

dalle secche del fiume messicano?

    La trasformazione alchemica!

                   cosa è?

 Ã¨ che finchè siamo qui sulla Terra

   dobbiamo ripartire sempre

    finchè riusciamo

            dai fallimenti

  riconvertire il legno in carne,

amare il rudere più del compiuto,

     cantare con l' anima

     la grazia della vita!

O troppo alta, o troppo bassa
Le dici magra, si sente grassa
Son tutte bionde, lei è corvina
Vanno le brune, diventa albina
Troppo educata, piaccion volgari
Troppo scosciata per le comari
Sei troppo colta preparata
Intelligente, qualificata
Il maschio è fragile, non lo umiliare
Se sei più brava non lo ostentare
Sei solo bella ma non sai far niente
Guarda che oggi l’uomo è esigente
L’aspetto fisico più non gli basta
Cita Alberoni e butta la pasta
Troppi labbroni non vanno più
Troppo quel seno, buttalo giù
Bianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna
L’estate prossima con il cotone
Tornan di moda i fianchi a pallone
Ma per l’inverno la moda detta
Ci voglion forme da scolaretta
Piedi piccini, occhi cangianti
Seni minuscoli, anzi giganti
Alice assaggia, pilucca, tracanna
Prima è due metri, poi è una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta
Niente da fare, è sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora
Ma non si arrende, ci prova ancora
Alice piange, trangugia, digiuna
È tutte noi, è se stessa, è nessuna.

 

— Lella Costa

da Paolo Velletrani:

Che effetto mi fa

Paolo

esserti amico in rete

senza impegni, vicinanza fisica,

o ricatti affettivi e narcisisti,

mi fa l' effetto

di sentirmi meno solo

nel sociale

ma soprattutto

nel rispetto . . . .

da un po'

ho deciso

che a parte la famiglia

mi negherò alla gente

cercandola

ma ambirò a dare

molto

o quanto posso

solo a chi mi cercherà

o dimostrerà la necessità di me

e tu

coi tuoi modi mi ricordi ciò,

non è che ti servo

ma sento molto che ti serve

credere

nello scambio culturare estetico

e solidale

affettivo e razionale

che è oggi

quello che perseguo e fa per me

per ricostruire

la fase più convincente

della mia vita!

Grazie, quindi  PAOLO, a TE !

 

"Mama This One's For You"

For all the things I never said
I’m sorry that I never did
I thank you for your precious time
For teaching me how to climb

I love you more than summertime
You’ve been such a good friend of mine
And every sacred word is true
I learned to love because of you and

Oh mama I saw the world
And it was good
And full of kindness
Every step I took you held my hand
And watched me grow
You’ll never know
How much I love you
And I am not afraid, I’m not afraid
I finally grew
Mama this one’s for you

You always look beyond the dark
You told me joy lives in the heart
And life is what you make of it
Make sure to cherish every bit and

Oh mama I saw the world
And it was good
And full if kindness
Every step I took you held my hand
And watched me grow
You’ll never know
How much I love you
And I am not afraid, I’m not afraid
I finally grew
Mama this one’s for you
You, you, you
Mama this one’s for you
You, you, you
Mama this one’s for you

Puoi rendere la tua vita

un capolavoro,

un sogno,

un' impronta,

una inutile cosa ?

NIENTE DI TUTTO CIO'

se non sei destinato . . . .

Ma

puoi

questo sì

essere testimone

infaticabile lavoratore

nella fortuna

o nella sfortuna

ARTEFICE !

La curiosità è il cibo del libero pensatore. L'indifferenza è la kryptonite del libero pensatore. La paura dell'ignoto è arginata dal fuoco della curiosità. Come una volta ebbe a dire Carl Sagan: "Da qualche parte qualcosa di incredibile attende di essere scoperta." Ed è vero. Ogni volta che ciò accade non è l'uomo-massa, sazio di certezze, a scoprirla, ma il libero pensatore che con la sua vorace curiosità rende noto ciò che era ignoto.

I liberi pensatori abbracciano l'ignoto perché la soggezione e lo stupore sono quasi sempre più gratificanti della certezza e della sicurezza. Grazie al potere del libero pensiero l'ignoto diventa un parco giochi o un'avventura audace; un luogo per scoprire nuovi mondi da gustare all'interno del Grande Mistero, e per confrontarsi con la non-conoscenza.

Laddove l'uomo-massa è quasi sempre indifferente ed apatico a causa del pensiero unico, il superuomo è quasi sempre curioso ed empatico a causa del libero pensiero. Laddove l'uomo-massa si lascia sopraffare dalla certezza, il libero pensatore si confronta con essa, motivato dalla propria curiosità.

Con la sua capacità di mettere in discussione ogni concetto, di abbandonare la propria zona di comfort, di bucare la scatola, di alimentare il fuoco della curiosità, il libero pensatore ci sospinge oltre lo stagno delle risposte sicure, verso il regno libero degli interrogativi, dove il Grande Mistero può ancora essere semplicemente ciò che è: grande e misterioso.

Articolo pubblicato sul sito Fractal Enlightenment

HO CONOSCIUTO IL DOLORE
(dall'album Io non appartengo più)
Ho conosciuto il dolore
(di persona, s'intende)
e lui mi ha conosciuto:
siamo amici da sempre,
io non l'ho mai perduto;
lui tanto meno,
che anzi si sente come finito
se, per un giorno solo,
non mi vede o non mi sente.
Ho conosciuto il dolore
e mi è sembrato ridicolo,
quando gli dò di gomito,
quando gli dico in faccia:
"Ma a chi vuoi far paura?"
Ho conosciuto il dolore:
ed era il figlio malato,
la ragazza perduta all'orizzonte,
il sogno strozzato,
l'indifferenza del mondo alla fame,
alla povertà, alla vita...
il brigante nell'angolo
nascosto vigliacco battuto tumore
Dio, che non c'era
e giurava di esserci, ah se giurava, di esserci....e non c'era
ho conosciuto il dolore
e l'ho preso a colpi di canzoni e parole
per farlo tremare,
per farlo impallidire,
per farlo tornare all'angolo,
cosi pieno di botte,
cosi massacrato stordito imballato...
cosi sputtanato che al segnale del gong
saltò fuori dal ring e non si fece mai piu
mai piu vedere
Poi l\'ho fermato in un bar,
che neanche lo conosceva la gente;
l'ho fermato per dirgli:
"Con me non puoi niente!"
Ho conosciuto il dolore
e ho avuto pietà di lui,
della sua solitudine,
delle sue dita da ragno
di essere condannato al suo mestiere
condannato al suo dolore;
l'ho guardato negli occhi,
che sono voragini e strappi
di sogni infranti: respiri interrotti
ultime stelle di disperati amanti
-Ti vuoi fermare un momento?- gli ho chiesto -
insomma vuoi smetterla di nasconderti? Ti vuoi sedere?
Per una volta ascoltami!! Ascoltami
.... e non fiatare! -
Hai fatto di tutto
per disarmarmi la vita
e non sai, non puoi sapere
che mi passi come un'ombra sottile sfiorente,
appena-appena toccante,
e non hai vie d'uscita
perché, nel cuore appreso,
in questo attendere
anche in un solo attimo,
l'emozione di amici che partono,
figli che nascono,
sogni che corrono nel mio presente,
io sono vivo
e tu, mio dolore,
non conti un cazzo di niente

Ti ho conosciuto dolore in una notte di inverno
una di quelle notti che assomigliano a un giorno
Ma in mezzo alle stelle invisibili e spente
io sono un uomo....e tu non sei un cazzo di n
iente.

Ma cosa aveva in mente DIO quando ha creato l' uomo ?

Sogna, ragazzo sogna

E ti diranno parole

Rosse come il sangue, nere come la notte;

Ma non è vero, ragazzo,

Che la ragione sta sempre col più forte; io conosco poeti

Che spostano i fiumi con il pensiero,

E naviganti infiniti

Che sanno parlare con il cielo.

Chiudi gli occhi, ragazzo,

E credi solo a quel che vedi dentro;

Stringi i pugni, ragazzo,

Non lasciargliela vinta neanche un momento;

Copri l'amore, ragazzo,

Ma non nasconderlo sotto il mantello;

A volte passa qualcuno,

A volte c'è qualcuno che deve vederlo.

Sogna, ragazzo sogna

Quando sale il vento

Nelle vie del cuore,

Quando un uomo vive

Per le sue parole

O non vive più;

Sogna, ragazzo sogna,

Non cambiare un verso

Della tua canzone,

Non fermarti tu...

Lasciali dire che al mondo

Quelli come te perderanno sempre;

Perchè hai già vinto, lo giuro,

E non ti possono fare più niente;

Passa ogni tanto la mano

Su un viso di donna, passaci le dita;

Nessun regno è più grande

Di questa piccola cosa che è la vita

Testo trovato su http://www.testitradotti.it 

E la vita è così forte

Che attraversa i muri senza farsi vedere

La vita è così vera

Che sembra impossibile doverla lasciare;

La vita è così grande

Che quando sarai sul punto di morire,

Pianterai un ulivo,

Convinto ancora di vederlo fiorire

Sogna, ragazzo sogna,

Quando lei si volta,

Quando lei non torna,

Quando il solo passo

Che fermava il cuore

Non lo senti più ;

Sogna, ragazzo, sogna,

Passeranno i giorni,

Passerrà l'amore,

Passeran le notti,

Finirà il dolore,

Sarai sempre tu ...

Sogna, ragazzo sogna,

Piccolo ragazzo

Nella mia memoria,

Tante volte tanti

Dentro questa storia:

Non vi conto più;

Sogna, ragazzo, sogna,

Ti ho lasciato un foglio

Sulla scrivania,

Manca solo un verso

A quella poesia,

Puoi finirla tu.

Alessandro Torre

​

Mi chiedi a cosa sto pensando:
ad Una lacrima 
Una traccia, un breve percorso
come acqua dalla sua fonte
nel letto percorso da un pianto.
Un barlume di lucciola 
nell’ invisibile sentiero errante,
in una notte oscura, segnato.
Una carezza nell’emozione 
di un tocco emergente,
in un momento speciale.
Pesanti parole, furtive, 
di quell’ “io” implorante
e nel tempio di donna violata 
sulla parete negate .. ( A.T.)

mi sento un po' così
oggi
un foglio per terra
quadrettato e quasi integro
ma  calpestato e sporco
con scritte non facilmente leggibili
e magari superflue e superficiali
mi sento capace ma isolato
non riesco quasi più a proporre
interpretare, creare e capire
e quindi gli altri che incrocio
sono 
in prima istanza tutti meglio di me
e più competitivi . . . 
ma
pensiamoci bene
a che pro la competitività?
Non basta un po' di carta su cui scrivere,
un computer su cui editare e fissare
il distillato di pensiero esperienza e volontà?
Su quel foglio, sul mio foglio ormai un po' appiattito e lordo
si può ancora scrivere
magari
cose assolutamente
importanti
perchè
uscite direttamente dall' anima
e dall' amore!
​
poesie4
data ultima modifica sito

05  agosto  2018

Dona con PayPal

Home Page

 pagina 1 pagina 2 pagina 3 pagina 4 pagina 5    pagina 6   pagina 7  pagina 8   pagina 9  pagina 10

 sito  ital iano 

bottom of page