

alcuni miei amici di reteWeb:
PAT CARLO e SIMONA LUCIA PARIDE ADRIANA VITTORIO GAETANO
PAOLO DIEGO
SERENA
GIACOMO
kkkkkkk
ROBERTO
ALESSANDRO
GIORGIO
xxxxxxxxxxx yyyyyyyyyyyy ALESSIO WWWWWWWWW MICHELE DIVYA FLAVIO
Vittorio (VITTORIO ) Semperboni ha condiviso la foto di Prugna.
Purtroppo è andata come si temeva. Davide non ce l’ha fatta a sconfiggere Golia. Il referendum e chi l’ha sostenuto a mani nude hanno perso la battaglia: e non perchè i No abbiano sconfitto i Sì, anzi tutto il contrario. Ma perchè il quorum non è stato raggiunto. [...] Ma la partita non era soltanto sul merito del quesito. Il referendum è stato trasformato nella prova su strada della democrazia antidemocratica che ha in mente chi ci governa, anzi ci comanda: una democrazia dove decide uno solo (agli ordini delle lobby), l’informazione gli fa da grancassa, il popolo non partecipa e possibilmente non vota, e nessuno disturba il manovratore. Una prova perfettamente riuscita in tutta la sua plastica chiarezza. Da quando il premier-segretario Pd ha ordinato di non votare, 8 dei 9 presidenti di Regione che avevano promosso il referendum (di cui 7 del Pd) si sono dati alla macchia. La Rai s’è messa a 90 gradi, evitando accuratamente non dico di informare (verbo sconosciuto da quelle parti), ma anche solo di accennare al referendum. E i giornaloni a ruota.[...]
Scriveva Indro Montanelli: “Allo specchio, cioè al bilancio della propria vita, prima o poi ci si arriva. E lo specchio non vi giudicherà dai successi che avrete ottenuto nella corsa al denaro, al potere, agli onori; ma soltanto dalla Causa che avrete servito. Tenendo bene a mente il motto degli hidalgos spagnoli: ‘La sconfitta è il blasone delle anime nobili’”.(Travaglio)

stato

ci comanda gente protetta, furba, abituata alla sopraffazione fisica, linguistica, militare, sprezzante delle regole nella sostanza e bugiarda nel dichiararne l' importanza nella apparenza, gente che si convince della propria indispensabilità o che presta nome, azione e discorso a ENTI che pur non apparendo in esplicito determinano quasi tutto l' esistente, meno una cosa, l' inevitabilità della MORTE e della VERITA' che è soprattutto rispetto della VITA e del DIRITTO . . . . purtroppo la linfa migliore per questo tipo di gente è quel brodo di coltura che siamo NOI rassegnatari, non autostimanti, carenti di informazione, intelligenza e tenacia, NOI perpetuamente deleganti quando si odora il bisogno di impegno e di rischio . . . . . .è quindi il brodo di coltura che va modificato, perchè certa gente ci sarà sempre, inevitabile come i virus i batteri i parassiti e i predatori . . . . forza B R O D O !!!!!






Zone di Milano









Porta Venezia
Porta Vittoria
Porta Romana






quando per caso lo sguardo mi cade sulla combinazione nota come doppia coppia, ho notato che devo prestare più attenzione a quello che mi può succedere, perchè mi possono capitare inconvenienti o cose spiacevoli e fastidiose . . . .


quando per caso, invece lo sguardo mi cade sulla combinazione nota come TRIS , ho notato che avrò accadimenti molto più fortunati o utili per me o comunque cose che mi faranno bene . . . . .



1965 - 2016
quanta acqua sotto i ponti!!! quante urla e rinunce, quante sfegatate prese di posizione, quante canzoni e balli, abbracci e pallottole . . . .quante idee e bugie . . . .quante fughe e resistenze . . . . il Viet-Nam, il Comunismo, le stragi impunite o punite male . . . . e oggi quanti spintonamenti per la visibilità e il comando, quanti delusi e scoraggiati . . . ma si va avanti e si finirà nei libri, nei CD, nelle tracce d' archivio WEB come foto, scritti, oggetti, resti . . . si fa bene il male, male il bene o si passa la mano . . . .

gran parte della mia vita si è svolta con riferimento a genitori, insegnanti, preti, amici e conoscenti, nemici e indifferenti, fatti, giornali, voci e notizie di televisione e avvenimenti organizzati, associazioni religiose o politiche, successi, insuccessi, emarginazioni da storie e incontri . . . . .poi, stabilizzata la propria vita, conseguiti i propri risultati ed evolute le proprie convinzioni, guidata, subita, compartecipata una storia di famiglia e d' affetti, di conoscenze lavorative e personali, scambiate con chi aveva rapporto fisso con me, arriva il computer-social, didattico, ludico, bugiardo, innovativo, informativo e quasi tutto il mio impianto è da riorganizzare, tenendo conto soprattutto della " capienza", memoria e convinzione della mia mente personale, della mia sfera d' anima e soprattutto di quella dei miei riferimenti emozionali, razionali e affettivi . . . . .
oggi, per esempio 28 maggio, oltre al compleanno della mia grande sorella Gemma, mi imbatto, aprendo e leggendo dal computer, in almeno cinque fatti influenzanti la mia esperienza. la mia capacità e la mia curiosità . . . . . .
Che mi rappresenta Fabrizio Rondolino e il Movimento 5 stelle, cosa spinge l' ottimo soprano Barbara Hannigan ad eseguire Ligeti e le sue dotte strampalate e formalizzate stravaganze musicali, che significato dare alla morte di Loris Capovilla, come affrontare il rischio della resistenza batterica agli antibiotici ecc ecc ecc . . . . . . da tutto ciò e con il contributo inevitabile della mia pochezza o della mia perspicacia, stilo un decalogo di atteggiamenti da assumere rispetto alla mole enorme di stimoli che il computer, quando funzionante, mi riversa ogni giorno addosso . . . .
1.Superare la repulsione o la voglia di critica di un personaggio in vista per cercarne gli aspetti onorevoli e belli, il giudizio positivo sulla sua opera culturale migliore . . . .invece che offenderlo a priori e tentare di abbatterne le sicurezze anche quelle ostentate con apparente distaccata presupponenza . . . .
2.Non fare sempre il rapporto fra te e un altro sulla tua strada, ma apprezzarne più le diversità che le somiglianze con te e le tue esigenze, mettendo sempre i tuoi valori e le tue possibilità, a disposizione . . . .
3.Coltivare la memoria delle cose e degli accadimenti, tentando quando possibile il collegamento e il confronto con cose assai lontane da quelle che prendi in considerazione al momento . . . .
4.Non aspettarsi MAI premi, riconoscimenti, valutazioni protagonistiche, ma apprezzare la solitudine non cercata, il dono di una salute mantenuta a dispetto di malattie, guerre, inquinamenti e assalti predatori del commercio e della finanza, contribuendo a diffondere la pratica della buona vita, non come moralistica esposizione, ma come preghiera ad un DIO dentro e intorno a te che ha scelto di non parlarti e ancor meno di pretendere un comportamento per voce dei suoi emissari o portavoce sedicenti . . . .
5.Accettare, sempre accettare considerando che quello che ti spetta e capita è adatto a te quasi sempre . . . . . .
6.………………………………………………….. che altro?
7.……..
8.…
9...
10.









'scolta . . .









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è facile commuoversi se si pratica la compassione

in fondo in fondo per me frequentare facebook è solo narrare ciò che mi ha portato fino alla mia odierna età. Mi piace assai condividere passioni, esperienze, dolori o gioie con i miei conterranei e oltre, con i cosiddetti sconosciuti stranieri. Mi attrae molto riconoscere simili passioni, esperienze, dolori e gioie in altri e anche un po' confrontarmi, senza intervenire con i più giovani o i più vecchi di me . . . . . . fare questo però non è innocuo come puo' apparire in un primo momento . . . . . piano piano il Web ti invischia, ti rende complice o autore, millantare i tuoi meriti o farti evidenti i tuoi difetti e limiti, come ti guardassi attraverso uno specchio deformante, magico e divertente, ma non VERO in assoluto, solo relativamente vero, raccontandoti poi alla fine che quello che vedi di te è ancora una immagine cangiante e deformabile, non la tua vera e ancora incerta e sfuggente essenza . . .quella forse neanche c' è, perchè tutto quello in cui credi oggi, un domani, magari senza computer, potrà essere riscritto e modificato creando un nuovo TE neanche sospettato fino a ieri . . . . . . . .

Il principio della rana bollita
Storielle e vicende che hanno come protagonista rane, ranocchi e ranocchiette sono molte diffuse.
Il ranocchio viene molto spesso usato come metafora per descrivere uno stato d'animo,piuttosto che un modo di comportarsi, un'abitudine, un'attitudine.
Alcune storie sono simpatiche e divertenti. Altre lo sono meno, come quella riportata in questo post. Ma, comunque sia, ogni racconto ha la sua morale, applicabile a noi esseri umani.
Talvolta sono storie incitanti e motivanti, mentre altre volte sono un ammonimento, un avvertimento... Storie che ci mettono in guardia. e ci rimandano sempre un segnale, un pretesto per invitarci a riflettere.
Eccoci dunque alla storiella:
LA RANA BOLLITA
Immagina...
Una rana cade in un pentolone di acqua bollente.
Con un balzo velocissimo schizza fuori e scappa via.
Immagina...
Un'altra rana cade un pentolone pieno d'acqua fredda.
La rana nuota tranquillamente e beatamente godendosi la freschezza dell'acqua, apprezzandone la piacevolezza.
Immagina...
Il fuoco è acceso sotto la pentola, l'acqua si riscalda lentamente, piano piano.
Presto l'acqua diventa tiepida. La rana la trova piuttosto gradevole.
La temperatura sale. Adesso l'acqua è calda, un pò più di quanto la rana non apprezzi.
La rana si scalda un po', tuttavia non si spaventa.
Adesso l'acqua è davvero troppo calda. La rana la trova molto sgradevole, ma si è indebolita e non ha la forza di reagire. Non ce la fa.
Immagina...
La rana non ha la forza di reagire, dunque sopporta. Sopporta e non fa nulla per salvarsi.
L'acqua ora è bollente. La rana è intorpidita e bollirà dolcemente... Forse, non possiamo saperlo, senza nemmeno rendersene conto.
Il principio della rana bollita, utilizzato dal filosofo americano Noam Chomsky, noto anche per aver elaborato la lista delle 10 strategie della manipolazione attraverso i mass media, fa riferimento alla Società, ai Popoli che accettando passivamente, il degrado, le vessazioni, la scomparsa dei valori, dell'etica, ne accettano di fatto la deriva.
Nel nostro piccolo mondo individuale, questo principio può essere anche applicato al comportamento di ogni singola persona inerte, immobile, remissiva, rinunciataria, noncurante, che si deresponsabilizza di fronte alle scelte.
Chissà quante volte abbiamo letto il racconto della Rana bollita, senza esserci mai soffermati a considerarla come una finestra sul nostro mondo, mondo inteso come "vita" e su quanto rispecchi la condizione umana media...
In realtà questa storia nasce da un esperimento condotto dai ricercatori di psicologia della prestigiosa John Hopkins University di Baltimora, USA nel 1882 e vuole dimostrare che, quando un cambiamento si effettua in maniera sufficientemente lenta, sfugge alla coscienza e non suscita, per la maggior parte del tempo, nessuna reazione, nessuna opposizione e nessuna rivolta.
...e che la Forza sia con te e con tutti noi! ^ _ ^ mv
i dieci principi di Noam CHOMSKY sulle strategie di persuasione













Bèrghem bèla sità


